Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 30 novembre 2014

Addio miracolo del "Nazareno"?

"Silvio Berlusconi - dal palco in piazza San Fedele a Milano - ha voluto ricordare ai "suoi" la necessità di ricostruire un nuovo centrodestra perché il "premier" Renzi non solo si regge su una maggioranza incostituzionale, ma ha peggiorato la situazione economica del Paese. E ha voluto ribadire, anche, che occorre trovare subito un consenso, almeno di massima, per il "dopo Napolitano".
E il "premier" Renzi? Gli ha risposto neppure con il suo tradizionale "Stai sereno", ma a muso abbastanza duro. Specialmente sulla questione  e sui tempi del "dopo Napolitano". Sostenendo, addirittura, che Silvio Berlusconi continua a stare sì al tavolo di "Forza Italia", ma, ormai, non dà più le carte. Di modo che, se dovesse continuare così, c'è la seria probabilità che non riesca a fare il miracolo neppure il Nazareno. Il "Patto del Nazareno".
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Confronti impietosi

"La Cgia di Mestre - in uno studio pubblicato appena ieri - ha messo a confronto, dal 1995 al 2013, il reddito disponibile netto medio e il peso fiscale medio della famiglia. Ebbene: il reddito disponibile netto medio è passato da 33.251 a 39.588 euro (con un aumento di appena il 19,1%) e il peso fiscale medio è passato da 10.917 euro a 15.329 euro (con un aumento, addirittura, del 40,4%)".
Dati Cgia alla mano, dunque, negli ultimi diciotto anni, le tasse di ogni tipo e di ogni provenienza sono aumentate di oltre il doppio rispetto ai redditi. Ma - come sembra - tutto ciò poco o nulla interessa a quanti continuano a tassare più o meno palesemente e, anzi, stanno già studiando come e quando tassare ancora.
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Eroi a costo zero

"Il "premier" Renzi - in un videomessaggio inviato all'assemblea della Confederazione nazionale artigiani - si è così espresso: "Chi la mattina si alza mettendo in gioco tutto è un eroe dei nostri tempi, della quotidianità".
C'è però la realtà che la cosiddetta "Legge di stabilità", che due giorni fa ha superato il terzo voto di fiducia alle Camere, non riservi, a questi eroi, alcuna medaglia al valore. Forse per questo, allora, il "premier" Renzi ha voluto gratificarli con quel riconoscimento retorico a costo zero.
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Il dietro front di Ignazio

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, se n'è uscito - incontrando i giornalisti - con improvvise e imprevedibili afferamazioni quali "Sono nativo pd", "Orgoglioso di questo partito", "Lode ai predecessori Rutelli e Veltroni", "Lode all'attuale Governatore del Lazio Zingaretti", "Lode al neoministro Gentiloni che mi fronteggiò alle primarie", "Lode alla Giunta e ai presidenti dei Municipi", "Lode anche al gruppo consiliare pur dopo certi scontri"".
Da buon neurochirurgo, dunque, il sindaco Ignazio Marino sembra avere tentato una operazione, in extremis e d'urgenza, con la speranza di salvarsi. Dall' "Abbasso tutti" al "Viva tutti". Cercando, insomma, il "passi" per continuare a "sfarfallare" drammaticamente su Roma. E, anche, per creare altro caos con la sua "Panda" rossa e farsi qualche altra ridicola biciclettata per le vie della città.
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sabato 29 novembre 2014

Salvini qua, Salvini là...

"Matteo Salvini -  ha confessato, in margine al XV Congresso del "Front national" francese, la segretaria Marine Le Pen - mi manda in estasi".
E' proprio il momento del segretario della "Lega nord": Silvio Berlusconi lo vorrebbe con sé perché lo ritiene il più produttivo "goleador" del momento, Marine Le Pen perché le sconvolge, addirittura, i politici freni inibitori. Per un Beppe Grillo che tramonta un Matteo Salvini che albeggia?
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Angelino Calimero

"Nella ricostruzione del centrodestra - ha voluto chiarire il presidente leghista della Regione Lombardia, Roberto Maroni - il problema non è il "Nuovo Centro Destra", ma il suo segretario Angelino Alfano".
Angelino Alfano, dunque, in "Forza Italia"  quasi tutti non lo vogliono e non lo vogliono tutti nella "Lega nord". Povero Angelino. Sta rischiando di fare la fine del pulcino Calimero del vecchio "Carosello" Rai. Anche se, in testa, non ha mezzo guscio d'uovo, ma pochi capelli e poche idee sempre più confuse.
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La persecuzione illegale delle aziende telefoniche

"Il numero della mia utenza telefonica fissa è iscritto, da oltre due anni, nel "Pubblico registro delle opposizioni" - si è sfogato, su "Panorama", un lettore - ma la media degli ultmi tre mesi è stata di 2,2 chiamate  al giorno da parte delle varie compagnie telefoniche".
Meraviglia per questa ennesima presa in giro o, meglio, per questa  norma che viene ormai elusa come se nulla fosse? Certo. Ma meraviglia, anche, per quanti si meravigliano ancora che continuino ad accadere fatti così. E, purtroppo, anche ben più gravi.
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venerdì 28 novembre 2014

Più o meno occupati?

"Mentre il "premier" Renzi - a Catania - stava comunicando che, da quando lui è al Governo, i posti di lavoro sono cresciuti di 100 mila, l' Istat stava invece comunicando che, a fine ottobre, la disoccupazione è aumentata dello 0,3% ed è giunta, addirittura, al 13,2%".
Evidentemente, a questo punto, c'è chi non è capace di fare i conti o chi i conti li aggiusta. Sarebbe interessante, oltre che giusto, conoscerne la faccia e la preparazione statistico-matematica.
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Quelli che cadono sempre in piedi

"Molti illustri parlamentari usciti dal Palazzo - ha pubblicato un elenco il settinale "Panorama" - sono però rientrati, senza problemi, in enti, authority e fondazioni pubbliche, a cavallo tra il pubblico e il privato e private. Alcuni esempi: Arturo Parisi è andato a presiedere il "Comitato ministeriale per le iniziative di studio sul fattore umano nella Prima guerra mondiale", Franco Marini il "Comitato per gli anniversari di interesse nazionale", Tiziano Treu è stato nominato commissario dell'Inps (anche se la "Riforma Madia" glielo vieterebbe per motivi di età), Federico Testa commissario dell'Enea, Livia Turco presidente dell' "Istituto per la salute dei migranti", Franco Frattini a capo dell' "Alta Corte di giustizia" del Coni, Sergio D'Antoni a capo della Sezione Sicilia (sempre del Coni), Toni Cancian a presiedere la "Rete autostrade mediterranee" (con più amministratori che dipendenti), Pier Fausto Recchia ai vertici "Difesa servizi", Guido Crosetto consulente  personale dell'amministratore delegato di Finmeccanica e presidente dell' "Associazione italiana delle industrie aerospazio e difesa", Massimo Zunino alla guida della Compagnia aerea "Mistral" di Poste italiane, Elsa Fornero consigliera della Centrale del latte di Torino, Paolo Cirino Pomicino membro del Consiglio di amministrazione della società farmaceutica "Pierrel", Marco Follini alla guida dell' "Associazione produttori televisivi", Flavia Perina condirettore dell' Agenzia di informazione "AdnKronos"".
Signore e signori, dunque, tutti caduti tranquillamente in piedi. Senza problemi di alcun tipo. Né economici né di altro. Senza precipitare nell'inferno dei precari e degli esodati, Precari ed esodati, loro, non lo saranno mai, Oltre a percepire le belle pensioni di ex parlamentari.
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Se a Roma si allaga anche il Campidoglio

"Nell'aula di Giulio Cesare in Campidoglio -sede del Consiglio comunale di Roma - sono stati collocati alcuni contenitori per raccogliere l'acqua piovana che viene giù dal tetto".
Un'altra deprimente testimonianza dell'abbandono e del degrado in cuisi sta lasciando la città e, persino, le sue sedi rappresentative. C'è, tuttavia, ancora di più grave e di più intollerabile. L'aula consiliare era stata ristrutturata appena quattro anni fa, con una spesa di circa due milioni e mezzo di euro, per eliminare proprio macchie di umidità e infiltrazioni comparse sui muri e sul soffitto e per far trovare l'ambiente pronto in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica in Campidoglio. Colpa - si cerca ora di giustificare - delle "bombe d'acqua" di questi ultimi tempi. E certo. Sempre colpa d'altro. Mai di chi non lavora bene e di chi, poi, bene non controlla. Ma i soldi li intasca lo stesso. Soldi pubblici, naturalmente.
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Equivoco Fitto

"La platea della "kermesse", organizzata dal dissidente "forzista" Raffaele Fitto per chiedere il rinnovamento e il rilancio del partito - non ha mancato di notare qualche osservatore - era,  in realtà, colma di vecchie figure. Come, ad esempio, l'ex dc Saverio Romano, l'ex di "Alleanza nazionale" Andrea Ronchi, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno fino all'attuale "leader" della "Destra" Francesco Storace e tanti ex di "Futuro e libertà" rimasti senza casa dopo avere seguito l' "autocacciatosi" Gianfranco Fini".
Ma, allora, che cosa dire della persistente e intransigente richiesta, a Silvio Berlusconi, di rottamare il vecchio e di lasciare il passo a volti nuovi? Dire che - come in molti vanno sostenendo - un conto è  quanto questo Raffaele Fitto va ripetendo e un conto è quanto vorrebbe personalmente ottenere, con il suo comportamento, all'interno di "Forza Italia"? Se davvero così, vecchio sangue fittiano dc non mentirebbe. Questione di dna.
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Verso il coro "5 stelle"

"Sono stanchino - ha confessato Beppe Grillo - e, dunque, prongono alla "rete" di essere affiancato da una struttura di rappresentanza composta da Alessandro Di Battista, Luigi De Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia".
Alé. Dal solista urlatore Beppe Grillo al nuovo coro "5 stelle".
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giovedì 27 novembre 2014

Pane tostato e birra

"L'Unione europea ha emanato una direttiva per cui - dal prossimo anno - il tostapane casalingo dovrà essere soltanto singolo e non più doppio
A Bruxelles forse, insieme al pane tostato, bevono troppa birra.
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Da 300 a 21 miliardi europei?

"Il pacchetto di 300 miliardi appena messo a punto dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker per rilanciare la crescita nei vari Stati membri - secondo calcoli del nostro Ministero dell'Economia e, anche, secondo Confindustria - consisterebbe, invece, in appena 21 miliardi e in ogni caso, ove dovesse essere approvato nel Consiglio europeo di dicembre come da calendario, comincerà ad essere operativo a giugno 2015 e potrà dare i primi risultati concreti soltanto a metà 2017".
Se confermato, davvero pazzesco. Ma che gli fa? Basta applicare immediatamente la fondamentale direttiva del tostapane singolo.
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Complimenti e buon proseguimento

"La Commissione bilancio della Camera - ieri - ha approvato una serie di emendamenti, alla "Legge di stabilità", tra i quali il taglio delle "pensioni d'oro" solo a partire da quanti lasceranno il lavoro dal 2015 e non anche da quanti lo hanno già lasciato".
Complimenti alla Commissione bilancio della Camera. E buon "proseguimento d'oro" alla casta dei beneficiati.
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"Adelante, Silvio, con el juicio"

"Silvio Berlusconi - durante la seconda giornata dell'Ufficio di presidenza di "Forza Italia" - ha creduto opportuno chiarire che non è sua sincera intenzione rottamare alcuno, ma è convinto che occorra creare un "mix" con chi ha già esperienza e con giovani dai volti nuovi. Che il "leghista" Matteo Salvini potrebbe essere sì il "goleador" del momento, ma mai il capiano della squadra. Che però, nonostante molti siano scettici su una ripresa con Angelino Alfano, l'importante è tornare a fondare il centrodestra, oltre che con la "Lega nord", anche con lui".
Nemmeno trascorse ventiquattr'ore, dunque, il presidente-dirigente-mister Berlusconi - soprattutto per cercare di calmare la tifoseria fittiana - ha riposto in parte il suo piano tattico che aveva abbozzato e ha rinviato il tutto per un nuovo consulto la settimana prossima. Il tempo - come lui si augura - di stringere con Matteo Salvini e con Angelino Alfano e - come lui sogna - di mettere d'accordo i due che continuano, in effetti, a non volersi nemmeno guardare in faccia e, quindi, figurarsi a costruire insieme azioni contro la squadra avversaria del centrosinistra. Ma, anche, il tempo di vedere a pranzo quel capotifoso suo contestatore Raffaele Fitto. Perché forse, a pancia piena non solo di aragosta e champagne, si è più propensi ad accordarsi.
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Un riconoscimento pericoloso

"Ringrazio Denis Verdini - ha detto anche, nella seconda giornata dell'Ufficio di presidenza di "Forza Italia", Silvio Berlusconi - perché oggi, senza di lui, saremmo irrilevanti come è accaduto ad altri partiti".
Chiaro rifarsi ai risultati ottenuti negli incontri e nei colloqui con il "premier" Renzi e al fatto che, alla fine, il cosiddetto "Patto del Nazareno", pur con fatica, sta ancora reggendo. Ma, se questo ringraziamento avesse dato un'altra carta in mano a qualcuno che quel "Patto del Nazareno" non ha mai visto e continua a non vedere di buon occhio? Ogni riferimento è puramente casuale.
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"Grazie, scusi, forse tornerò"

"Il segretario della "Lega nord", Matteo Salvini - dopo la designazione, da parte di Silvio Berlusconi, di eventuale valido "goleador" nella prossima squadra di "Forza Italia" - ha ringraziato, ma ha voluto sottolineare che, se non ci sono ancora una formazione definitiva e schemi precisi, non si va da nessuna parte neppure con Maradona. E questa formazione e questi schemi non ci sono ancora. Non solo. Se si costruisce una squadra da contrapporre a Matteo Renzi, è assurdo avere, in questa squadra, chi continuerebbe a giocare per quella avversaria".
Più che logico, da parte sua, e abbastanza preoccupante per Si vio Berlusconi. Il quale appunto, in queste prossime ore, cercherà di sciogliere il difficile nodo. Partendo dal fatto, magari, che il segretario della "Lega nord", in uno slancio di bontà, alla fine si è detto disposto a tollerare Angelino Alfano in panchina.
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mercoledì 26 novembre 2014

Adesso sì, adesso no

"Definitivo ripensamento - come sembrano assicurare, in queste ultime ore, fonti di Palazzo Chigi - per il pagamento del canone Rai nella bolletta elettrica e per le seconde case".
Bene. Sarebbe tuttavia il caso che gli stressati cittadini fossero sottoposti a meno docce scozzesi. Ma, soprattutto, che il Governo parlasse con una voce unica e non secondo "come detta dentro" a questo o a quel Ministro. Perché, in questa circostanza, il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli si era invece detto sicuro, fino a ieri mattina, che il canone Rai in bolletta elettrica e per le seconde case sarebbero partiti dal gennaio prossimo. Ma che si vuole finire come nella vecchia barzelletta dei due giovani carabinieri in auto? Il conducente: "Vedi se la tua freccia di direzione funziona". E l'altro: "Adesso sì, adesso no".
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Silvio il modesto

"Potrei essere - si è detto convinto, a proposito della più o meno imminente uscita di Giorgio Napolitano dal Quirinale, Silvio Berlusconi - il miglior Presidente della Repubblica".
Modestamente.
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Il regista e il goleador

"A me - se n'è poi uscito, abbastanza sorprendentemente, Silvio - andrebbe anche bene fare solo il regista e lasciare a Matteo Salvini il ruolo di attaccante, di goleador". "Voglio però subito precisare che l'atttaccante è il goleador, ma non significa che sia il capitano della squadra"".
Sistemati i due pilastri della ipotizzata nuova formazione, tuttavia, Silvio non si è spinto oltre: con il portiere chiamato a parare, con la difesa, con il centrocampo. Conferme, acquisti di nuovi giovani o un "mix" sapientemente da amalgamare? Raffaele Fitto sta aspettando al varco. E Angelino Alfano, nel quadro della ricostruzione di questa squadra di centrodestra, con l'intimo timore di finire come "raccattapalle".
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Il sì bersaniano

"Noi bersaniani - in occasione della votazione del "Job act" - abbiamo salvato, con il nostro "sì per disciplina di partito", la maggioranza di Governo".
Iddio buono e misericordioso, magari, renderà loro merito. Il "premier" Renzi chissà.
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Rosy, il nuovo che avanza

"Se il Pd torna ad essere il Partito dell'Ulivo che unisce e accompagna il Paese - così tra l'altro, in una intervista al "Corriere della sera", quella Rosy Bindi la quale è una delle più illustri "rottamate renziane" - non ci sarà bisogno di alternative. Ma, se il Pd è quello di questi ultimi mesi, è chiaro che ci sarà bisogno di una forza politica nuova di sinistra".
Rosy Bindi, il nuovo che avanza.
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martedì 25 novembre 2014

Se l'acqua diventa oro...

"L' "Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico" - ha comunicato il suo presidente, Guido Bortoni - ha dato via libera alle nuove tariffe per l'acqua: più 3,9% per il 2014, più 4,8% per il 2015. Via libera che - secondo l'associazione dei consumatori "Adusbef" - comporterà, per questi due anni, una stangata di 4 miliardi e mezzo di euro e, cioé, oltre 130 euro a famiglia".
Una volta, dunque, l'aumento di una tassa, l'aumento di un'imposta, l'aumento di un canone, l'aumento di un servizio. Si dà loro un nome e una scadenza diversi, ma il risultato è quello di continuare a mettere le mani nelle tasche ormai vuote o semivuote dei cittadini. Anche quando potrebbe evitarsi con quei tagli di spesa che, invece, continuano a non concretizzarsi. Perché evidentemente, tutto messo così, è molto più facile. Ma per niente responsabile.
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Ignudi alla meta

"Il "premier" Renzi - quando ha chiesto a Rossella Orlandi, nuova responsabile dell'Agenzia delle entrate - di convincere gli italiani a pagare spontaneamente nove miliardi di tasse in più entro il 2017 e, nel frattempo, di recuperare ogni anno dal pozzo dell'evasione passata e presente, stimato su un minimo di 90 miliardi per soli tributi erariali, ha promesso: "Se la si fa, si va ignudi ai Calzaiuoli".
Via dei Calzaiuoli, a Firenze, è notoriamente la strada dello "shopping" per eccellenza. Immaginarsi Matteo incicciottato e la piacente dottoressa Orlandi come mamma li ha fatti? Oppure il "premier" l'ha buttata là tanto per il gusto della battuta goliardica? O, altrimenti, perché, quando promette qualche "impresa extragovernativa", tanto sa che non la farà? Come ha promesso tempo fa, a "Porta a porta", quando ha annunciato che, in caso di eventuali ritardi nei suoi programmi, avrebbe scalato le colline di Firenze. I ritardi ci sono stati, ma lui non ha scalato neppure la salitina di Forte Belvedere.
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lunedì 24 novembre 2014

Regionali parziali 1

"Il Pd - ha voluto giustamente sottolineare il "premier" Renzi i risultati delle regionali di domenica - ha vinto, dunque, due a zero".
Certamente. A spalti, però, più che semivuoti: con circa il 37% nella tradizionale Emilia Romagna e circa il 44% in Calabria. Fatto che, mentre sta appropriatamente preoccupando tutte le forze politiche, il "premier" ha definito secondario. Come a dire: l'importante è vincere, anche se i tifosi corrono in pochi alla partita. Ma attenzione, non solo lui, a non dover scendere in campo, un giorno, con gli stadi deserti: potrebbe essere la fine della democrazia.
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Regionali parziali 2

""Forza Italia" - doppiata in Emilia Romagna dalla "Lega nord" - è nel caos ed è scoppiato di nuovo lo scontro con Raffaele Fitto il quale ha accusato i vecchi dirigenti di stare conducendo il Movimento alla totale rovina".
Per ora gli ha risposto Giovanni Toti, il portavoce di Silvio, per ricordargli: "Ma che cosa vuoi? Anche tu sei, da anni, un dirigente di "Forza Italia"". Si è ora in attesa di reazioni da parte di Berlusconi il quale non ci vede troppo bene per l'uveite, sì, ma - come dicono - per niente dall'ira. Come di reazioni da parte della terribile "pitonessa" Daniela Santanché. E, magari, da parte di Dudù con un "bau" nervoso e irritato.
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Regionali parziali 3

"Il "Nuovo Centro Destra" di Angelino Alfano - in Emilia Romagna - ha ottenuto appena il 2,60% dei voti".
Ed ora, povero figliolo? Beh, se fino ad ora si è fatto sempre chiamare Angelino, da oggi, almeno in Emilia Romagna, si dovrà far chiamare, più appropriatamente, Angelinuccettuccio.
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Regionali parziali 4

"L'astensione - se n'è uscito Beppe Grillo - non ha colpito noi del "Movimento 5 stellle"".
Per un minimo residuo di pudore però, non essendo vero, non l'ha urlato come sua abitudine da un palco, ma lo ha sussurrato pateticamente sul suo sito.
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domenica 23 novembre 2014

Evitata l'infrazione europea

"La Commissione europea - è ormai ufficiale - ha deciso di promuovere, nonostante il ritardo previso per il pareggio del bilancio e l'alto debito pubblico, il "Piano di stabilità" presentato dal Governo e non avvierà, per il momento, alcuna procedura di infrazione".
Questa decisione, che è venuta a dare evidente sollievo al Governo, è stata anche motivata con il giusto riconoscimento che, in Italia, nel 2014 vi sono state "circostanze particolari". Con riferimento, molto probabilmente, anche ai dissesti ecologici che hanno colpito soprattutto alcune regioni. Le due facce, allora, della medaglia? Di qua gli argini andati in pezzi e le frane in ogni luogo, di là la possibilità di contenere gli smottamenti e di rafforzare i margini dell'azione di Governo. Fino però - ha tenuto a precisare la Commissione europea - alla primavera prossima. Augurandosi tutti che, insieme al rifiorire delle margheritine nei prati, abbia cominciato a rifiorire anche l'Italia.
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Questioni di canone

"Confermato che dal primo gennaio prossimo - grazie ad un emendamento che sarà inserito nella cosiddetta "Legge di stabilità" - il canone Rai, che ammontava a 113,50 euro, scenderà a 65 euro".
Finalmente una tassa in diminuzione anziché in aumento?  In parte. Perché, mentre oggi si sta pagando un solo canone a prescindere dal numero degli apparecchi posseduti, dal primo gennaio si  sarà chiamati a pagare un canone per ciascun apparecchio eventualmente posseduto anche in altra struttura o in altra abitazione. Cioé di più. O, addirittura sarà chiamato  a pagare chi in altre strutture e abitazioni non avesse un apparecchio. Il che potrebbe essere, nel primo caso, anche giusto. Ma, allora, perché fare finta di nulla e cercare di nascondere, finché possibile, questa specie di evidente "patrimonialina"?
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Silvio e Plutarco

"Le guerre si vincono - ha creduto opportuno citare una riflessione di Plutarco, ai "volti nuovi" convocati a Villa Germetto, Silvio Berlusconi - con le lance dei giovani e con la saggezza dei vecchi".
Con la saggezza dei vecchi, sì, ma ai tempi di Plutarco davvero e sempre. Ai tempi di "Forza Italia" chissà?
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Lo "scoop" della camicia e della felpa

""Il Giornale" - questa volta - ha fatto conoscere, ai suoi lettori, perché il "premier" Matteo Renzi e il sindacalista della Fiom Maurizio Landini, anche se si parlano, non si intendono: il fatto è che il primo indossa costantemente la camicia bianca e il secondo  costantemente la felpa".
Ma, a "Il Giornale", bevono "whisky" da mattina a sera?
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sabato 22 novembre 2014

"Noi siamo noi..."

"La spesa totale delle Regioni per far fronte ai vitalizi dei loro consiglieri - ha voluto ricordare il "Corriere della sera" - ammonta a ben 177 milioni e 400 mila euro. Ma, al grido dei "diritti non si toccano", gli ex consiglieri dai vitalizi spesso anche d'oro, per i quali le Regioni hanno annunciato dei giusti tagli, stanno ricorrendo in massa. E, in un caso particolare, in Trentino Alto Adige, addirittura assistiti dall'ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick".
E i diritti di quelle migliaia di esodati e degli alti dirigenti dello Stato ai quali lo stipendio è stato invece tagliato? "Noi siamo noi - sembrano avere mutuato gli ex consiglieri regionali dal noto Marchese del Grillo - e voi non siete un cavolo". Edificante. Responsabile. Solidale. Veramente schifoso.
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Tanti saluti alla "spending review"

"La Regione Toscana - ha presentato una interrogazione il Movimento "Fratelli d'Italia - ha acquistato, per 24 milioni di euro, un edificio di 15 mila metri quadrati a Calenzano (in provincia di Firenze) per adibirlo a magazzino per i farmaci".
Ottima iniziativa, indubbiamente, se tuttavia questo magazzino, per problemi strutturali non risolti, non fosse già inutilizzato da ben quindici mesi. Cosicché - sempre stando all'interrogazione di "Fratelli d'Italia" - si sono dovuti spendere, per garantire la conservazione dei farmaci, un milione e 236 mila euro annui (più Iva) in un'altra struttura. Non solo : questa struttura - anche se non ci si vorrebbe credere - apparterrebbe ad una società riconducibile a quel Fabrizio Ronchi il quale è un esponente del Pd locale.
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Matteo e le Olimpiadi del 2024

"Se riusciremo a fare le riforme - ha cercato di "risollevare" la campagna elettorale del Pd, in Emilia Romagna, il "premier" Renzi - organizzare le Olimpiadi del 2024 a Roma sarà più facile".
Niente elezioni anticipate, cioè, a primavera  2015? E nemmeno un suo "alt" a fine legislatura? Una proiezione, addirittura, fino al 2024? Magari solo per il tempo necessario a fermare l'impressionante velocità, perlomeno negli annunci, fatta sua dal famoso "Speedy Gonzales".
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Razzi senza limiti

"A primavera prossima - ha dato l'annuncio il senatore pdl Antonio Razzi - inizieranno le riprese del mio primo film e con me protagonista".
Come il suo primo film e con lui protagonista? Il senatore pdl Antonio Razzi, con quel suo carico di incultura burina e di stravaganza, è da sempre protagonista di film e di sceggiati. Che bisogno dovrebbe avere, la primavera prossima, di affrontare le spese di una regìa e di una produzione?
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venerdì 21 novembre 2014

"F35" no, "F35" sì

"La maggioranza di Governo ha votato - in Commissione bilancio della Camera - contro un emendamento, presento da "Sinistra Ecologia Libertà", con il quale si chiedeva il dimezzamento della spesa per l'acquisto di quegli "F35" non ancora ritenuti, perfino dal Pentagono, sufficientemente sicuri ed efficienti".
Strano, però. Perché, il 24 settembre scorso, proprio il Pd aveva presentato una mozione che chiedeva questo dimezzamento di spesa e la Camera l'aveva approvata. Allora? Misteri, allora, dell'italica politica. O che cos'altro? Il Ministro Pinotti, comunque, dovrebbe almeno sapere che gli aerei "F35" non hanno il posto del passeggero e, quindi, non possono accogliere altri a bordo per "addestramenti"  - e, se si vuole dare credito a una denuncia sulla quale sta indagando anche la Procura - non accompagnare neppure, quindi, Ministri all'areoporto più vicino a casa loro.
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Esportazione di illeciti con scorta

"Il deputato pd Marco Di Stefano - ha accertato, su incarico dei magistrati Nello Rossi e Corrado Fasanelli, la Guardia di finanza - ha nascoso in alcune valigette, quando qualche anno fa era assessore al Demanio e al Patrimonio della Regione Lazio, centinaia di migliaia di euro, provenienti da tangenti, ed è andato a depositarli su due conti correnti nella banca Ubi di Ginevra".
E' qui la notizia? Purtroppo no perché la realtà sta rivelando che, ormai, tutto il mondo è paese. La notizia è che il deputato pd Marco De Stefano, ex agente di polizia, si è fatto accompagnare, quando si è recato in Svizzera, da agenti di polizia allora in servizio. A questo punto? Sì. Ma dove si finirà per arrivare? E dove si è già arrivati?
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La discesa di Diego

"Diego Della Valle - rompendo gli indugi - ha annunciato di essere pronto a scendere in campo, entro Natale, con un suo movimento politico."
A chi cercherà di fare le scarpe?
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giovedì 20 novembre 2014

Diritto storto

"La prima sezione della Corte di cassazione - accogliendo la richiesta del procuratore generale Francesco Iacoviello - ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d'appello di Torino che, il 13 giugno 2013, aveva condannato a 18 anni di reclusione, per disastro doloso ambientale, il "re dell'eternit", il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny. E ha cancellato, anche, tutti i risarcimenti da lui dovuti".
Il reato - ha motivato il procuratore generale Iacoviello e la prima sezione della Cassazione ha dunque concordato - si consuma nel momento in cui si commette. E il reato non si stava più commettendo da oltre vent'anni. Solo che, in conseguenza di quel reato, in quegli oltre vent'anni, sono morte centinaia e centinaia di persone e centinaia e centinaia di persone continueranno a morire a Casale Monferrato, a Cavagnolo, a Rubiera e a Bagnoli dove sorgevano gli stabilimenti della "multinazionale assassina". Evidentemente, però, non ha alcun valore. A dimostrazione, ancora una volta, di quanto siano incomprensibili certe norme dell'italico diritto o la loro interpretazione. Ma finirà qui, così, come se nulla fosse accaduto e stia ancora accadendo? I parenti delle vittime hanno fatto sapere che continueranno la loro battaglia per avere giustizia. Il miliardario svizzero "re dell'eternit" Stephan Schmidheiny ha invece fatto sapere di sperare che lo Stato lo protegga da altri procedimenti. Nemmeno la dignità e l'opportunità, dunque, di rimanere in silenzio.
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Prima la "prima"

"Dopo gli sgomberi delle abitazioni abusivamente occupate al Corvetto, al Corvaccio e al Giambellino, nei giorni scorsi a Milano, si attenderà una ventina di giorni -  ha deciso il prefetto - prima di procedere ai numerosi altri sgomberi previsti".
Il motivo? La speranza - o l'illusione ? - di stemperare il più possibile la tensione e, in un clima più disteso, soprattutto cercare di salvaguardare la tradizionale "prima" del teatro "La Sala". Innanzitutto la possibile tranquillità dei "vip" e delle "sciure" dell'alta borghesia meneghina, quindi, e poi il ripristino della legalità. Anche, magari, per una questione di immagine. Ma che tristezza ora che il ripristino del buon diritto viene costretto a cedere perfino per salvaguardare certe immagini.

mercoledì 19 novembre 2014

La follìa del bilancio Ue

"Nonostante le prediche che continuano ad essere indirizzate dai pulpiti di Bruxelles - ai vari Stati membri - sull'inderogabilità di austerità e rigore, l'Unione europea ha raggiunto un passivo di gran lunga superiore ai 30 miliardi di euro".
Un bilancio 2015, allora, responsabilmente impostato su un doveroso contenimento? Al contrario. E' stato presentato, incredibilmente, un bilancio di oltre 146 miliardi che avrebbe costretto i "bacchettati" Stati membri a ripartirsi l'incredibile "surplus" del bilancio comunitario. I "bacchettati" Stati membri, guidati dalla Gran Bretagna, si sono decisamente opposti, però, a questa autentica follìa e, così, tutto è stato rinviato alla presentazione di un nuovo bilancio. Che tutti si augurano più serio e più responsabile. Più realistico e meno contraddittorio. Soprattutto se non si vogliono dare più carte in mano ai già non pochi euroscettici.
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"Giallo" Marino

"In un persistere di vedute fortemente divergenti - in Campidoglio a Roma - sembra continuare a prevalere, su quella del Pd nazionale e del gruppo consiliare di quel partito, la linea incredibilmente e arrogantemente "soft" dell'ormai pseudosindaco Ignazio Marino: pagamento delle multe sì, ma nessuna scusa ai cittadini per il suo agire pubblico e privato, soltanto un minirimpasto e non un rinnovo della Giunta".
C'è da cominciare ad essere basiti. Ma chi è questo Ignazio Marino? Da dove trae questa strafottenza perfino nei confronti degli organi nazionali del suo partito? E perché gli organi nazionali del suo partito ritengono di non dover intervenire coerentemente, una volta per tutte, per risolvere il "caso" che, fra l'altro, non gli sta proprio giovando di fronte ai cittadini? Perché il pur decisionista Renzi "Speedy Gonzales", in questa vicenda non edificante, sembra stia invece procedendo come una tartaruga? Attenzione: la "Lista Marchini" ha già cominciato ad attaccare, qua e là per Roma, manifesti chiaramente preelettorali. E il commissario Montalbano ha già iniziato le indagini.
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Poste, aumenta il costo dell'inefficienza

"Dal primo dicembre - è stato confermato - il francobollo per una lettera semplice  passerà da 70 a 80 centesimi per l'Italia e da 80 a 95 centesimi per l'Europa e i Paesi del Mediterraneo".
A diminuzione dell'efficienza del servizio, dunque, ancora una volta un aumento del suo costo. In ossequio al principio dello sbilancio ponderale. Ma, soprattutto, alla famosa "legge del Menga".
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La carriera di Beppe

"Il mio "730" - aveva sempre dichiarato Beppe Grillo - è ormai zero già da quattro anni".
Ora però, costretto a depositarlo in Senato da una norma inserita nella legge sul finanziamento ai partiti, è venuto fuori ben altro. E' venuto fuori che: nel 2013 ha cumulato un reddito lordo di 147.531 euro, possiede una supervilla a Marina di Bibbona, un appartamento con box a Rimini, un box in Valtournenche (in Val d'Aosta), un appartamento a Mangéve ( n Francia) e un altro a Lugano (in Svizzera), è socio di maggioranza nelle aziende "Bellavista" e "Gestimar". Altro, dunque, che "730" a zero. E così, dopo il Beppe non più comico, il Beppe mai politico, ora il Beppe spudorato bugiardo. Bella carriera!
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martedì 18 novembre 2014

Dalli a Letta?

"Nell'anticamera della "Sala verde", a Palazzo Chigi, dove sono esposti i ritratti di tutti gli ex "premier" - come immortalato, nell'ultimo incontro Governo-Sindacati, dal portavoce di Susanna Camusso, Massino Gibelli - manca soltanto quello di Enrico Letta".
Che cosa c'è? Dopo il clamoroso renziano "Enrico, stai sereno", una altrettanto clamorosa "damnatio memoriae"?
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Taverna, addio

"Quando la senatrice del "Movimento 5 stelle" Paola Taverna si è recata nella romana Tor Sapienza - dove da giorni si sta "combattendo" una dura battaglia tra poveri - gli abitanti l'hanno cacciata al grido: "Qui non vogliamo politici".
Potrebbe essere comprensibile. Solo che quelli del "Movimento 5 stelle" quando mai sono stati dei politici?
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"Borsalino" perché

"La decadenza di Silvio Berlusconi - ha scritto, qualche giorno fa su "La Repubblica", il giornalista Ceccarelli - è provata anche dal fatto che, lasciati i suoi svariati tradizionali e spesso stravaganti copricapi, sta ormai indossando un "Borsalino" nero".
Una ipotesi, però. Perché, proprio in queste ultime ore è stato venduto dalla casa d'aste "Osenat" a Parigi, per quasi due milioni di euro, un esemplare del celebre cappello a due punte di Napoleone Bonaparte. E perché qualcuno ha voluto ricordare i celebri seri copricapi di alcuni "grandi" della storia anche più moderna: la "tuba" di Abramo Lincoln (il più popolare Presidente degli Stati Uniti), l' "Homburg" di Winston Churchill (noto per avere guidato il suo Paese con successo nella seconda guerra mondiale), i cinquemila cappelli diversi indossati fino ad oggi dalla britannica Regina Elisabetta, l'inseparabile basco nero con stella del celeberrino rivoluzionario argentino Ernesto Che Guevara. E forse, nonostante la uveite che l' ha di nuovo colpito, Silvio Berlusconi ha invece pensato di vederci lungo. Nel senso di ritenere di poter rimanere tra i "grandi" della storia, almeno, per il suo "Borsalino" nero. Silvio, che uomo!
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lunedì 17 novembre 2014

Ma il Parlamento?

"Dall'inizio della XII Legislatura - dati dell' Osservatorio della politica italiana "Openpolis" - i due Governi che si sono succeduti (Letta e, in special modo, Renzi) hanno considerato il Parlamento meno che un'aula scolastica. In particolare: hanno risposto soltanto a 1.300 interrogazioni sulle 9.200 presentate, hanno costretto ad approvare con voto di fiducia (pena una crisi di Governo) 20 decreti su 26 portati in aula, hanno dato via libera a 72 leggi di iniziativa governativa su 86 in totale".
C'è da chiedersi con preoccupazione, allora, quale ruolo si stia concretamente lasciando al Parlamento eletto dal popolo. Solo quello di alzare la mano per dire sempre sì al Governo e per chiedere di andare alla "toilette"?
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Pateticamente Burlando

"Il Governatore della Liguria "sotto massacro ecologico", Claudio Burlando - evidentemente irritato per la frase, sui vent'anni di politica del territorio "da rottamare anche in alcune Regioni del centrosinistra, pronunciata dal "premier" Renzi - ha replicato duro: "Vorrei che qualcuno mi mostrasse che cosa ho davvero cementificato... Parlano tanto di condoni, ma li hanno fatti a Roma: tre in trent'anni"".
Difesa, però, debole per ben due motivi. Primo: se la Liguria sta venendo giù e si sta sbriciolando, evidentemente, è perché è stata portata avanti, in effetti, una scorretta politica regionale del territorio. Secondo: non ci sarebbe stato bisogno di condoni da Roma, ancorché criticabili, se, altrettanto evidentemente, gli Enti locali non avessero costruito, in effetti, in siti e in situazioni del tutto inappropriati. Sarebbe meglio che il Governatore ligure Burlando accettasse le sue responsabilità e non cercasse di arrampicarsi sugli specchi, pateticamnte, ad esempio come il sindaco di Roma, Ignazio Marino.
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Roma da non credere

"Le nostre auto - hanno denunciato i vigili urbani di Roma - si muovono con l'assicurazione scaduta".
Un altro bell'esempio per i cittadini romani. Dopo il sindaco Marino che ha circolato senza permesso nelle zone a traffico limitato e si è deciso a pagare le multe solo dopo esservi stato costretto a pedate, i vigili urbani dovrebbero multare gli eventuali automobilisti senza valida assicurazione quando a mancare è proprio nelle loro auto di servizio. Roma da non credere.
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Il pianto Turco

"Piango - ha confessato, durante la trasmissione "L'aria che tira" su "La7", la storica pd Livia Turco - nel vedere tanti che non si iscrivono più al partito".
Potrebbe farsi prestare un fazzoletto dal nuovo segretario Matteo Renzi.
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La "pitonessa" e il barboncino

"I partiti del centrodestra - secondo un sondaggio "Demos e Pi" - sarebbero ormai a soli due punti dai partiti del centrosinistra".
La "pitonessa" Daniela Santanché, tuttavia, è andata più avanti e va sostenendo che le due coalizioni sono già alla pari. Per ottenere questo risultato, forse, è salia sul dorso del paziente barboncino Dudù.
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domenica 16 novembre 2014

Allora?

"In media - secondo un rapporto del Ministero dell'Economia - il 55% degli esercizi commerciali in Italia e, in particolare, l' 83% a Napoli non rilascia scontrini fiscali".
Ma va? E allora?
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Marino 1

"Sembra - stando a voci degne di fede - che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, venerdì scorso si sia deciso a pagare, almeno, le otto multe rimediate dalla sua "Panda" rossa".
Ma per il Pd non basta. Lui, nella riunione di martedì in Consiglio comunale, dovrà anche chiedere scusa ai romani dei suoi comportamenti e azzerare l'intera attuale Giunta. Lo farà? Probabilmente sì perché, altrimenti, la già pur possibile sfiducia anche del suo partito e via, a primavera prossima, a nuove, seppur temute, amministrative romane. E anche perché, marted^ dall'Australia, sarà di ritorno quel Matteo Renzi che, naturalmente, non ha gradito affatto le "ultime" dell'Ignazio. E, naturalmente, non gli porterebbe certo in dono, sorridendo, un piccolo grazioso koala.
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Marino 2

"E' vero - ha creduto opportuno dover ammettere il sindaco Marino quanto va ripetendogli a gran voce tutto il Pd non solo romano - mi serve un cambio di passo"".
Chissà se gli basterebbe cambiare rapporto alla sua bicicletta?
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Ormai è come mai

"Colloquio via internet Francesco Storace-Gianfranco Fini. Francesco Storace: "Qual è l'errore più grave che ritieni di avere fatto?" Gianfrano Fini: "Ne ho fatti molti". Francesco Storace: "Peccato riconoscerlo tanti anni dopo". Gianfranco Fini: "Meglio tardi che mai"".
E, però, dipende. Se Gianfranco Fini ritiene di poter tornare anima candida in politica, riconoscendo soltanto oggi i suoi numerosi e gravi peccati, ormai è come se fosse mai.
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sabato 15 novembre 2014

Meglio "Europa" che "L'Unità"?

""L'Unità", storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci - secondo la preoccupata convinzione di molti esponenti pd - starebbe rischiando seriamente di finire "rottamato" mentre si starebbe lavorando per salvare il quotidiano "ex margherito" "Europa"". 
Ma perché Matteo Renzi, in fondo, viene dalla "Margherita" e non dai ds e, quindi, si sente più legato a l' "Europa" che a "L'Unità"? Potrebbe anche essere. Come potrebbero essere, invece, ragioni di varia natura finanziria ed editoriale. La minoranza pd, comunque, sembrerebbe pronta a costituire lei una cordata per rilevare lo storico giornale nato comunista per rendere più efficace la sua azione verso certe decisioni non condivise della maggioranza. Forse un aiuto all'acqisto della rossa "L'Unità" potrebbe venire, almeno in parte, dal mercato dei "rossi" delle pregiate vigne umbre di Massimo D'Alema.
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Tanti saluti alla tartaruga

"Aveva rubato quattro euro dal piattino delle mance di un bar a Cremona - il 29 ottobre 2010 - e il procedimento penale si è chiuso appena ieri".
Con una condanna o con una assoluzione? Nessuna delle due. Soltanto perché la vittima del furto ha rimesso la querela nei confronti del ladruncolo. Comprensibilmente. Altrimenti, per la storia di quei miseri quattro euro, chissà quanto avrebbe dovuto ancora spendere e attendere la famosa italica tartaruga di nome Giustizia.
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Come fa Mara?

" Come fa ad essere così bella Mara Carfagna? - ha fatto lo "scoop" "Il Giornale" - Una sua cena tipo - ad esempio - è risotto al radicchio, bocconcini di petto di pollo in salsa di limone, cous cous di verdure e fagiolini lessi".
Grazie, a "Il Giornale", per avere fatto luce su una preoccupazione che stava assillando, da tempo, l'intero Paese.

venerdì 14 novembre 2014

"Gaffe" o "lapsus"?

"Nell'incontro recente con Matteo Renzi - è stato confermato - Silvio Berlusconi ha ottenuto l'impegno, da parte del "premier", di non voler portare il Paese alle urne prima della scadenza naturale della legislatura".
Solo che poi, nella successiva riunione della Direzione del Pd, Matteo Renzi, se n'è sorprendentemente uscito con un "Quest'anno si vota". Per poi correggersi subito con uno " Scusate: volevo dire nel 2018". Una "gaffe" dovuta, magari, alla stanchezza che sarebbe legittima anche per uno "Speedy Gonzales"? O un "lapsus freudiano" bello e buono? Forse non sarebbe male, se il "premier" ritenesse giusto far capire, soprattutto ai cittadini, quali siano i suoi veri piani e i suoi veri intendimenti. La strategia politica, d'accordo, ma dove sarebbe finito il suo chiaro e inesorabile decisionismo?
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Ignazio 1

"Se un sindaco sbaglia - aveva commentato freddamente Matteo Renzi, a proposito degli sciagurati comportamenti del "primo cittadino" romano, Ignazio Marino - è giusto che paghi".
Ignazio Marino, però, continua ad essere intenzionato a non pagare. Non solo le multe accumulate dall'ormai famosa sua "Panda" rossa, ma neppure il caos che sta creando, in mille modi, a Roma. E il Pd della Capitale è sempre più in difficoltà. Perché, pur volendo tanto sbarazzarsi di lui, è però preoccupato di avviare una crisi romana che chissà come potrebbe finire. Di qui il compromesso: Ignazio Marino venga a metterci lui la faccia, in Consiglio comunale, e a riferire su vicende in cui "alcune cose sono chiare, ma altre no". Solo che Ignazio Marino ha fatto sapere che avrebbe potuto essere in aula, di ritorno da un convegno a Londra, solo dopo la mezzanotte. E, così, tutto è stato rinviato a martedì della prossima settimana: il suo intervento, se non spunteranno altri impedimenti, e le due mozioni di sfiducia presentate, nei suoi confronti, dalle opposizioni. Nella speranza, da parte di Ignazio Marino, che l'Avvocatura del Comune, nel frattempo, possa trovargli una improbabile via di uscita. Ma solo per la "Panda" rossa. Per la sua disastrosa conduzione della città certamente no.
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Ignazio 2

"Intanto Ignazio Marino - da Londra, dove era andato per partecipare ad una conferenza sulle infrastrutture e sulla viabilità nelle metropoli - aveva ritenuto lanciare, come un santarellino, questo messaggio: " Dobbiamo assolutamente cambiare, a Roma, l'uso delle macchine private"".
Che sarebbe anche giusto, certamente, ove lui riuscisse, ma non ci riesce, a rendere efficiente il pubblico trasporto. E - perché no? - a dare il buon esempio che non ha dimostrato di dare. Ignazio Marino, dunque, sindaco arrogante e incapace o - come lo ha definito, tra l'altro, "La Repubblica" - con spiccata propensione alla goffaggine? Non adatto, comunque, ad una metropoli come Roma.

giovedì 13 novembre 2014

Fumata grigia

"Il cosiddetto "Patto del Nazareno" concordato a suo tempo da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi - secondo le due parti - non solo avrebbe tenuto nell'ultimo incontro di ieri, ma si sarebbe perfino rafforzato".
Poi, però, le stesse due parti hanno fatto conoscere - in una nota - che sono ancora rimaste "differenze sulla soglia minima" (3 o 5%) e sul "premio di maggioranza" (alla lista o alla coalizione). Che non sono affatto due bazzecole. Tanto da far commentare, a molti, che la "fumata" non era stata nera, ma neppure bianca. E, dunque, tutt'al più, grigia. Grigia e sempre nebbiosa. Con le due parti a continuare una partita a scacchi che sembrerebbe dare l'impressione di una partita più personale che per l'interesse immediato e reale del Paese.
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Urgenze

"La piccola Giulia Maria era morta il 25 dicembre 2010 - all'ospedale San Giovanni di Roma - per essere rimasta priva di ossigeno, per 45 minuti, prima della nascita. Ed era stato imputato, per il decesso, il ginecologo Luigi Balducci".
Poi che cosa è successo? E' successo che il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio il ginecologo, per omicidio colposo, soltanto due giorni fa e, cioé, quasi quattro anni dopo. Non solo: non ha potuto fare a meno, oberato di lavoro, di fissare la prima udienza dibattimentale al 5 aprile del 2016 e, cioè, fra quasi un anno e mezzo. Molto probabilmente, quindi, tutto si risolverà con il procedimento dichiarato estinto per prescrizione. Domanda: ma davvero, per fare ordine e normalità nel vergognoso sistema giudiziario italiano, non c'è poi tutta questa fretta come per il rinnovo della legge elettorale?
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mercoledì 12 novembre 2014

Pompei alle ortiche

"Tra gli scavi archeologici di Pompei - continua ad esserci il parere del Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini - circolano troppi turisti e, dunque, occorrerà introdurre il numero chiuso". "Ove così dovesse essere - hanno tenuto a chiarire subito i custodi - contare gli ingressi non spetterebbe certo a noi".
Mentre la Reggia di Versailles e il British Museum staccano ogni anno, complessivamente, più di 13 milioni di biglietti e stanno organizzandosi per aumentarne il numero, gli scavi archeologici di Pompei, che ne staccano appena due milioni, si starebbero dunque organizzando per diminuirne il numero. Un incredibile atto di autolesionismo. Di incomprensibile rinuncia a quello che dovrebbe costituire un vero e proprio tesoro, oltre che dal punto di vista economico, da quello artistico, storico e culturale. Un atto, oltretutto, che sta irritando i due ispettori inviati dall' Unesco, il francese Jean Adam e il britannico Cristopher Young, i quali hanno tenuto ad avvertire che, continuando di questo passo, gli scavi archeologici di Pompei rischiano di essere cancellati dai patrimoni dell'umanità. Ecco a voi, in tutto il suo orrore, un altro aspetto dell'Italia delle meraviglie.
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E poi dice che Carlo Cottarelli...

"Il Commissario alla "spending review", Carlo Cottarelli - ha voluto ricordare, sul "Corriere della sera", il giornalista Sergio Rizzo - aveva scoperto 2.671 società partecipate pubbliche con più consiglieri che personale e, naturalmente, ne aveva proposto l'eliminazione o il drastico ridimensionamento".
Ebbene, che cosa è successo? E' successo - ha voluto ricordare sempre il giornalista Sergio Rizzo - che non se n'è fatto un bel niente. Anzi. Tanto per estrapolare dal lungo elenco stilato sul "Corriere della sera" - ad esempio - Marco Staderini (fedelissimo di Pierferdinando Casini e terminato il suo mandato alla Rai) è stato nominato al vertice di "Sogesid", Mauro Masi (ex direttore generale della stessa Rai, nominato da Silvio Berlusconi) è stato confermato amministratore delegato della "Consap", Enrico Coralli (già nominato all' "Expò "  dal pd Filippo Penati) è ora approdato come amministratore delegato dell' "Isa", Marco Flavio Cirillo (ex sottosegretario di "Forza Italia" nel Governo Letta) è entrato tra i nuovi consiglieri di "Finlombarda". E così via per sistemare - a destra, al centro e a sinistra - "trombati" ed "esodati". Alla faccia della "spending review" e dei sacrifici che continuano ad essere imposti agli italiani. Poi qualcuno si sta ancora domandando perché il bravo e onesto Carlo Cottarelli abbia deciso di ritornarsene al suo vecchio prestigioso ruolo negli Stat Uniti.
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La meglio gioventù

"Un nonno passa vicino ad un'aiola - a Fiumicino - vede un bambino che sta strappando i fiori messi a dimora dal Comune e gli chiede perché lo stia facendo. Il bambino non gli risponde e, invece, dice al padre: "Papà, non senti questo che dice?" E il padre al nonno: "Er mj fijo fa quello che cavolo (ma la parola è stata ben altra) je pare"".
Un episodio singolo? Purtroppo no: più di un sondaggio ha rivelato che i bambini e i ragazzi italiani sono, oltre che i più grassi, i più maleducati d'Europa. E non perché ci nascono. Perché la maggior parte delle famiglie e l'istituzione scolastica non assolvono ormai più correttamente al loro ruolo. E il Paese va. A ramengo.
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martedì 11 novembre 2014

Inquinatori tuttofare

"Una norma del decreto cosiddetto "Sblocca Italia" - si è scoperto - prevede che siano i proprietari dei terreni inquinati ad autocertificare il loro stato effettivo e che siano sempre loro a stabilire su quali sostanze tossiche e in quali punti si faranno i controlli".
Da severamente controllati dallo Stato come sarebbe stato normale, dunque, inquinatori incredibilmente controllori di se stessi. Ma a Palazzo Chigi c'è qualcuno più folle di Amleto?
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Corea del sud-Italia

"E' stato condannato - per avere abbandonato, da comandante, numerosi passeggeri ancora a bordo che poi sono morti - a 36 anni di carcere".
Ma il comandante si chiama Lee Jun-Seok, l'imbarcazione si chiamava Sewol, l'incidente era avvenuto nelle acque meridionali della Corea del sud e il processo è durato soltanto sette mesi. Com'è lontana, dall'Italia, la Corea del sud...
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I sassolini di Massimo

"Fra Renzi e Berlusconi non saprei di chi fidarmi - così, a "Otto e mezzo" su "La7", Massimo D'Alema - Entrambi sono affini a dire delle cose e pensarne delle altre".
Ma quanti sassolini di cui liberarsi ha, nelle sue lussuose scarpe, Massimo D'Alema?
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lunedì 10 novembre 2014

L'ignobile danza sul Presidente Napolitano

"Media e partiti - nonostante una nota giustamente dura del Presidente della Repubblica nella quale si riafferma che "tutto resta quanto detto, sulle mie dimissioni, al momento della mia rielezione" - continuano a dare per scontato che Napolitano lascerà il Quirinale entro fine aano".
Quello che è più grave e intollerabile, però, è che già stanno impazzando i nomi di coloro i quali potrebbero succedergli. Nomi, per lo più, dei soliti personaggi o di personaggi addirittura impresentabili o privi di un minimo di equilibrio e di esperienza. Non se ne fanno qui i nomi non per mancanza di informazinoe, ma per serietà professionale. Se per caso qualcuno fosse interessato a conoscerli, sarebbe sufficiente acquistare un qualsiasi "foglio gossipparo" travestito da quotidiano serio.
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Di Pietro veritas

"In politica - ha confessato, in una intervista rilasciata al "Quotidiano nazionale", Antonio Di Pietro - sono stato un disastro".
Finalmente, da parte di Antonio Di Pietro, una dichiarazione "che c'azzecca".
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Signore e signora

"Lei - così Laura Boldrini ha bacchettato il deputato di "Forza Italia" Sandro Biasotti durante il suo intervento sull'alluvione di Genova - mi deve chiamare Signora Presidente". E lui, al termine del suo intervento, ha così replicato: "La Presidente è una donna, certo, ma non so se sia una signora".
Ma il deputato "forzista" Biasotti voleva intendere di non sapere se la Presidente Boldrini era sposata, e quindi signora, oppure che?
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Assurdità made in Italy

"Una donna - dopo avere ottenuto 250 mila euro di risarcimento dall'assassino della figlia - si è vista arrivare una ingiunzione di pagamento per i 7.500 euro di spese processuali che il condannato ha dimostrato di non essere in condizione di pagare e che allora, per legge, di pagare spetta a lei".
E' successo a Napoli. Cioè in Italia. In ossequio ad una legge italiana. E con tanti ossequi, insieme all'ingiunzione di pagamento, dall'Agenzia delle entrate.
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Marino o Pinco Pallino?

"E' inaccettabile - si è inquietato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a proposito del pino crollato in via dei Fori - non si può morire di burocrazia".
Giustamente, certo, inaccettabile. Ma il capo della burocrazia romana è lui o Pinco Pallino?
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Se Matteo è un'offesa

"Sindaco Nogarin - è apparso, a Livorno, uno striscione dei lavoratori in lotta - sei peggio di Renzi".
Se nella patria del Pci (poi Pds, poi Pd) il nome dell'attuale segretario Matteo Renzi viene utilizzato, dai lavoratori in lotta, come una dura offesa, comincia a tirare, obiettivamente, una brutta aria. Soprattutto per Matteo Renzi il quale in effetti, se non è che possa fare miracoli in molte situazioni di crisi, non sembra però in grado, neppure, di seguirle con qualche buon risultato. Tutto preso, comunque, a garantire futuri posti di lavoro che, però, se e chissà quando arriveranno effettivamente. E con un Ministro per l'occupazione, Poletti, imponente, sì, ma purtroppo impotente.














domenica 9 novembre 2014

Coscienze al polistirolo

"L'argine nuovo che avrebbe dovuto contenere le piene del torrente Carrione a Carrara - secondo un servizio mandato in onda da "Rai News" - è stato costruito con cemento armato, ma anche con polistirolo. Che ora, messo a nudo, basta toccare per vedere con quale facilità si sbricioli con le mani e, quindi, figurarsi sotto la furia di un torrente in piena".
Il problema di questa Italia, purtroppo, è che molti amministratori e tecnici hanno anch'essi un senso di responsabilità e una cosciena fatti di friabilissimo polistirolo.

Importante, ma preoccupante la "C" della Capitale

"Inaugurazione - alle 5,30 di oggi - del primo tratto della metropolitana "C" a Roma".
"Per la Capitale - ha dichiarato, con fierezza, l'assessore alla mobilità, Guido Improta - un giorno importante". Dopo vent'anni dai primi finanziamenti e dai primi progetti, in effetti, un primo - pur se piccolo - passo. Peccato, però, due episodi che non lasciano sperare troppo per il futuro. Il primo è che, quando Roma è stata colpita dal recente nubifragio, le nuove stazioni della "C" si sono subito allagate e, quindi, c'è d temere già adesso per gli annunciati prossimi nubifragi. Il secondo è che il treno dell'inaugurazione delle 5,30 è stato costretto a partire con una quindicina di minuti di ritardo a causa di un guasto. E uno dei pochi utenti di quell'ora ha giustamente commentato: "Se cominciamo così, annamo proprio bene". Nulla da aggiunere.
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Al Pd non piacciono, di D'Alema, neppure i vini

"Il nuovo " vignarolo" Massimo D'Alema ha presentato nei locali del "Rome Cavalieri" - ospite di "Bibenda" e della "Federazione italiana sommellier" - i suoi quattro ottimi vini prodotti nella tenuta di Otricoli. Ingresso per l'assaggio, compresa una appetitosa pasta e fagioli, appena cinque euro".
Nessun collega di partito, benché ne fossero stati invitati molti, si è fatto vivo a questa presentazione. Mentre ha fatto il pienone la cena organizzata, a mille euro per persona, dal "premier" Renzi. Ora è perché vuoi mettere un rottamatore come il Matteo e un rottamato come il Massimo, un "premier" e un "vignarolo"? Oppure molti pd sono già  così su di giri che non hanno ritenuto dover esagerare anche con i vini di Otricoli? O hanno avuto il sospetto che nei loro bicchieri, per sottile vendetta, fosse stata mischiata qualche goccia di lassativo?
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Roma e il presidente della "Roma"

Il presidente della "Roma calcio", l'americano James Pallotta - ricevuto un giusto netto rifiuto, da parte del Ministro dei Beni culturali, Franceschini, all'idea di far giocare la squadra al Colosseo - ha buttato là un'altra "idea suggestiva": far giocare le partite, almeno quelle tra le migliori squadre europee, al Circo Massimo".
Il presidente romanista James Pallotta, dunque, ha dovuto interrompere i contatti per l'ingaggio del noto centravanti di sfondamento Spartacus da esibire al Colosseo. Ora però, sperando di ottenere il Circo Massimo, ha subito allacciato i contatti con il velocissimo esterno Ben Hur. Auguri.
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sabato 8 novembre 2014

Un incredibile schiaffo a 800 lavoratori

"Ottocento lavoratori della "De Tomaso" di Grugliasco e  di Livorno - da due mesi in cassa inegrazione con regolare decreto del Ministro del Lavoro, Poletti - non hanno ancora visto un euro".
Il moivo sarebbe  - come sembra - che il pur regolare decreto del Ministro Poletti non avrebbe ricevuto la necessaria "bollinatura" della Ragioneria dello Stato  e, di conseguenza, la firma del Ministro dell'Economia, Padoan. Ma perché? Perché il pur regolare decreto del Ministro Poletti si sarebbe perso tra Ragioneria e Ministero. Come così sempre sembra. A meno che la Ragioneria non tenga tutto fermo per mancanza di coperture. Nell'un caso o nell'altro, comunque, si tratterebbe di un fatto gravissimo. E di un intollerabile schiaffo a ottocento lavoratori disperati. Ancora vergogna.
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Basta con i giochetti

"Sulla legge elettorale - ha fatto sapere, a Silvio Berlusconi, Matteo Renzi - o si chiude l'accordo entro domenica sera o io, tanto, ho i numeri per proseguire senza "Forza Italia"".
Più che un "ultimatum" vero e proprio, però, un tentativo di "bluff". Perché Silvio Berlusconi, come in verità Matteo Renzi, sa benissimo che, senza "Forza Italia", i numeri non ci sono proprio. I "grillini", dopo un primo timido "vediamo un po' ", hanno poi subito fatto marcia indietro e hanno fatto sapere di non voler vedere più niente. La "Lega nord", su cui il "premier" aveva fatto un azzardato pensierino, ha confermato che della legge elettorale - parole del segretario Matteo Salvini - " non gliene frega proprio niente". Il "Nuovo Centro Destra" è in fibrillazione per via di quel minimo di soglia fissata ad un 5% che difficilmente, specialmente nella eventualità di elezioni prossime, sarebbe in grado di raggiungere. Senza contare i non pochi "gufi" all'interno del  Pd. E dunque, più che numeri, numeretti. Una "fuffa" con la quale il "premier" Renzi potrebbe anche proseguire, ma per ritrovarsi davanti ad un muro in mezzo alla strada. O davanti  a un campo di calcio sul quale giocare un torneo a cinque (comprese le riserve). Ma allora? Allora al buon cuore, anzi al senso di responsabilità, di Silvio Berlusconi e di Matteo Renzi. L'Italia non è più in grado di sopportare altri giochetti sulla sua pelle. Nè di destra né di sinistra.
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La sferzata di Visco

"E' importante completare l'apparato repressivo - ha sferzato il Governatore della Banca d' Italia, Ignazio Visco - con strumenti normativi che assicurino la possibilità di perseguire più efficacemente la corruzione e l'evasione fiscale".
Si spera che, a Palazzo Chigi, non sia risuonato l'ormai famoso "Ignazio Visco chi?"
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Ma che razza di sindaco?

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino - dopo avere lasciato la città in pieno allarme rosso - si era detto costretto a partire per Milano in quanto l'assemblea dell' "Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia" avrebbe dovuto assumere importanti decisioni ed eleggere il nuovo Presidente".
Già abbastanza discutibile. Intollerabile, invece, che il sindaco Marino, una volta esperito questo suo "irrinunciabile compito milanese", non sia ripartito subito per quella "sua" Roma che stava affondando sotto un terribile nubifragio portatore di allagamenti in alcune zone anche pericolosi, numerosi blocchi stradali, inagibilità di metropolitane, crolli (perfino nel muro della storica Porta Pia), stragi di alberi (perfino quell' "alberone" che era sempre stato uno dei simboli della città, anche se  lui, da buon genovese, che ne può sapere?), invece di avere insomma rispettato l'impegno di essere "pronto a tornare subito in caso di emergenza", se n'è andato a mangiare, tranquillo e rilassato, in un "sushi bar" alla moda in una delle zone più "chic" di Milano. Poi a Roma con calma. E nemmeno per andarsi a sincerare di quanto era accaduto, in sua assenza, nelle zone più colpite. Non con la sua amata bicicletta, per carità. Ma neppure su un anfibio dei Vigili del fuoco. Ignazio Marino: ma che razza di sindaco è?
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Salvatore e Antonio

"Salvatore Tufaro, elettricista pensionato - a Lucca Sicula, in provincia di Agrigento - non è riuscito a pagare le due ultime rate dell'acqua e, quando gli addetti sono andati a suggellargli il contatore, è stato colto da infarto ed è morto".
Invece ad Antonio, quel senatore Razzi eletto chissà perché e chissà  da chi alle ultime elezioni, invitato a partecipare al "Grande fratello", stava intanto precisando agli organizzatori: "Si può fare, ma non mi dimetto da Palazzo Madama perché lì lo stipendio è buono e sicuro". Un Salvatore e un Antonio, dunque, due destini totalmente diversi. Uno cinico e baro, l'altro da figlio dell' "Italia dei cachi".
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venerdì 7 novembre 2014

Le "crepes" di Renzi

Mi hanno tirato le uova - ha commentato i lanci rimediati all' "Alcatel" di Vimercate, il "premier" Renzi - Pronto a farci le "crepes"".
Ora è confortante che un Capo di Governo, di fronte alla difficile situazione economica e sociale del Paese, non stia lì a piangerci su e basta. Ogni cosa, però, ha un limite. E quella sulle "crepes", più che una "battuta", è finita per rivelarsi una "botta di cinismo", Perché, a lanciare le uova all'"Alcatel" di Vimercate, non era un gruppo di goliardi carnescialeschi, ma un gruppo di lavoratori rimasti senza occupazione e senza una seria garanzia di riaverla. Persone da rincuorare, insomma, non da ridere loro in faccia.
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Un Matteo giù e un Matteo su

"Nei primi sette giorni di novembre - secondo un sondaggio Ixè-Agorà - il consenso di Matteo Renzi è diminuito di un altro punto, ma è invece salito di un altro punto quello del "leghista" Matteo Salvini".
Per un Matteo che va giù, dunque, un Matteo che va su. Ma non è la stessa cosa. E potrebbe cominciare ad essere, per molti, preoccupante.
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Arroganze

"Le multe che ho evitato di pagare per la mia auto? - si è stizzito il sindaco di Roma, Ignazio Marino - Ci sono problemi ben più seri di cui occuparsi".
Non c'è dubbio che, data la situazione di Roma in continuo degrado, ci sarebbero problemi più seri di cui occuparsi. Il fatto, però, è che il sindaco Marino non è capace di occuparsene. Ma, poi, non è che il non pagare le multe dovute, da parte di un sindaco, sia una bazzecolina così. Perché un sindaco, chiaramente, dovrebbe dare il buon esempio. E, invece di rispondere con stizza arrogante, chiedere scusa ai cittadini.
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giovedì 6 novembre 2014

Boeri chi?

"E' paradossale - ha scritto Tito Boeri, prorettore alla "Bocconi" di Milano, a proposito dell'annunciato aumento della tassazione dei fondi pensione dal 20 al 26% - colpire coloro i quali hanno fatto, in passato, ciò che maggioranza e minoranze hanno chiesto loro e, cioè,  mettere il Tfr in questi fondi".
Sembra che qualcuno, a Palazzo Chigi, abbia commentato: "Boeri chi?"
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Il 15 febbraio di Silvio

"La fine dello svolgimento dei servizi sociali - dato il comportamento tenuto - dovrebbe essere anticipato al 15 febbraio prossimo".
Lo ha ipotizzato il giudice di sorveglianza? No. Se lo è anticipato Silvio Berlusconi al quale, evidentemente, lo ha suggerito l'uccellino. O il fedele cagnolino Dudù.
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Dalle auto agli aerei

"Luca Cordero di Montezemolo è stato indicato all' assemblea dei soci - dal Consiglio di amministrazione - quale presidente della nuova "Alitalia"".
Complimenti vivissimi. L'augurio, tuttavia, è che, una volta in carica, non rallenti gli aerei "Alitalia" come accaduto, ultimamente, con le "Ferrari" di "Formula 1".
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mercoledì 5 novembre 2014

Scandalo Renzi-Berlusconi

"Pranzo di lavoro Renzi-Berlusconi - a Palazzo Chigi - per cercare un'intesa sulle questioni più delicate del momento".
Le minoranze del Pd e di "Forza Italia", però, sono entrate subito in agitazione. "Non solo continuano a vedersi - viene ritenuto lo scandalo - ma, ora, vanno anche a pranzo insieme". Figurarsi che cosa accadrebbe, se Renzi e Berlusconi, uno di questi giorni, andassero insieme al cinema o allo zoo comunale.
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Il cieco dei pesci

"Come spinava e puliva il pesce lui - al mercato "Ballarò" di Palermo - nessun altro mai. E, al suo banco, sempre la fila".
Ora, però, la Guardia di finanza ha accertato che l'abile pescivendolo stava percependo da anni, dall'Inps, due pensioni: una per cecità assoluta e una per accompagno. Una truffa, fino ad oggi, calcolata in circa 70 mila euro. Che ora, naturalmente, dovrà restituire con gli interessi. Spontanea però, ancora una volta, la domanda: ma perché, in casi del genere sempre più frequenti, non si fa mai cenno a quanto saranno condannati a pagare, non solo in danaro, coloro i quali hanno favorito, con falsi documenti e false attestazioni mediche, la vergognosa truffa di turno? Oppure costoro non sono mai chiamati a pagare? Sarebbe il caso che, per rassicurare i cittadini onesti, qualcuno si degnasse di rispondere.
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"Cow boy" alla salentina

"Metteva un bidone - accanto ad uno dei suoi pastori - e, poi, cominciava il tiro a segno. Uno perché si vantava di prendere il pastore solo di striscio. Due perché si divertiva a vedere, ogni volta, il pastore terrorizzato. Finché un giorno, però, il pastore non lo ha preso di striscio, ma in piena fronte e lo ha ucciso".
Non è accaduto in una fattoria dell'americano Far West armato fino ai denti. E' accaduto in una masseria dell'italico Salento. Salento, terra di ulivi, di mandorli e di orchidee. Ma, allora, anche di qualche pazzo "cow boy".
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martedì 4 novembre 2014

Il lunedì dei parassiti

"Il decreto che sto per illustrarvi - ha esordito, nell'aula di Montecitorio, il sottosegretario Cosimo Ferri - rappresenta un primo passo importante non esaustivo, ma indispensabile per avviare un percorso che riesca ad invertire quel "trend" negativo su cui si è avvitata la Giustizia italiana".
Ebbene, quanti deputati erano lì ad ascoltare questo decreto non certo di poca importanza? Forse una decina. In un'aula vergognosamente deserta in ogni settore. A testimonianza, ancora una volta, di quanto gli italici deputati se ne infischino dei doveri del loro ruolo e delle questioni anche più delicate ed urgenti del Paese. Dice: ma era di lunedi. Dopo il sabato dedicato a Ognissanti e la domenica dedicata alla commemorazione dei defunti. Certo. Ma il lunedi successivo, quest'anno, si sarebbe potuto dedicare, allora, alla celebrazione dei parlamentari parassiti ed ignavi.
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Alla scoperta del vero Renzi

"Il Capo del Governo - si è detto convinto, all'ultima assemblea di Confindustria, il presidente Giorgio Squinzi - non manca di coraggio e di capacità". "Se davvero avesse gli attributi - si è detto invece convinto, fuori dai locali dell'assemblea di Confindustria, il senatore pd Massimo Muchetti - passerebbe in mezzo ai lavoratori che protestano come faccio io".
In quale, nelle due opposte convinzioni, la verità? Non resta che attendere la risposta, con i fatti, del Capo del Governo. E dei suoi attributi.
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Spaccature

"C'è un disegno - ha lanciato l'allarme il "premier" Renzi - per spaccare in due l'Italia".
L'augurio è che non sia davvero così. E che, soprattutto, il disegnatore non sia lo stesso che, intanto, ha spaccato in due il Pd.
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Bruno e Francesca

"Bruno Vespa - nel suo nuovo libro "Italiani voltagabbana" - ha dedicato un lungo capitolo nel quale Francesca Pascale racconta come abbia conquistato Silvio Berlusconi: dal primo incontro da lei fortemente voluto alle telefonate sempre più ricorrenti, dalle resistenze sempre più fievoli di lui all'intimità attuale della sua storia d'amore".
C'è però, nel suo lungo capitolo degno di "Grand Hotel", una "chicca" che il furbo Bruno Vespa ha voluto evidenziare. "Io avevo preso a chiamare Silvio "Amore B." - si è fatto confidare dalla tenera Francesca - ma a lui "B." non piaceva e, così, ora lo chiamo solo "Amore". Che cosa non si fa pur di vendere un libro. Anche da uno come Bruno Vespa. Il quale conosce bene, comunque, gli italiani. "Voltagabbana", sì, ma anche "guardoni".
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lunedì 3 novembre 2014

"Tana" a nove Regioni

"La Corte dei conti - che, da quest'anno, ha il potere di controllare i bilanci delle Regioni - ha scoperto gravi anomalie e incredibili trucchi in quelli di Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna".
Regioni, dunque, come un banchetto stradale di "carta vince, carta perde". Vergognoso. Profondamente vergognoso. Anche alla luce del duro tentativo di opporsi ai tagli chiesti dal Governo ai loro sprechi più che palesi.  E al ricatto di far ricadere i tagli, eventualmente, sui servizi da assicurare per legge ai cittadini. Regioni, allora, o associazioni senza scrupoli?
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Matteo l'allievo

"Matteo Renzi - si è vantato, in una intervista al quotidiano "Libero", l'ex "margherito" Francesco Rutelli - è un mio allievo".
Matteo Renzi, però, sarà d'accordo? Difficile. Lui, infatti, è convinto di essere nato "imparato".
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Matteo il maestro

"Quando uno di noi Ministri vuole dire qualcosa - ha confidato, al "Corriere della sera", la titolare del Dicastero degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta - alza la mano e Renzi lo fa parlare".
Gistamente. Da bravo maestro. Per evitare che, parlando i Ministri tutti insieme, il Consiglio diventi una specie di pollaio. Coprendo, oltretutto, il "chicchirichì" del gallo.
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domenica 2 novembre 2014

I sonni di Matteo

"Vogliono andare con la sinistra radicale? - ha sparato la sprezzante bordata, nei confronti dei suoi oppositori interni, Matteo Renzi - Facciano pure. Non perderò il sonno per questo".
Un po' più di cautela, tuttavia, non sarebbe male. Questa settimana, intanto che dormiva tranquillo, Matteo Renzi ha infatti perso sette punti di popolarità personale.
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Meglio di Pulcinella

"Tra poche ore - anche se la maggioranza dei cittadini non lo sa - una pattuglia di vigili urbani, di agenti di polizia, di carabinieri potrebbe fermare l'automobilista e chiedergli, ai sensi di una legge del 2010, se stia guidando da oltre trenta giorni consecutivi la vettura intestata ad altri. Nessuna paura, però: basterà rispondere no perché la severa legge non ha previsto l'esibizione di alcuna prova. Un no, dunque, e buon proseguimento di giornata".
Incredibile. Come incredibile è il fatto che questa legge, prima di esserne sancita l'effettiva entrata in vigore dal 3 novembre, ha atteso anni per vedersi dotata delle necessarie circolari esplicative. Due anni per una prima circolare che - seppure "arricchita" di 47 pagine e 9 allegati, moduli da compilare, bollettini naturalmente da pagare e comunicazioni da effettuare tassativamente entro trenta giorni - alla fine non è stata ritenuta sufficientemente esaustiva. E, così, via ad un altro anno e mezzo per una seeonda circolare esplicativa - esplicativa, cioè, della prima - "arricchita", questa volta, di appena 18 pagine e due allegati. E che però, necessariamente, non sarà ancora l'ultima. Ora, infatti, si è in attesa di una terza circolare esplicativa - esplicativa delle prime due - per far sapere come si dovrà dimostrare, veramente, se si è alla guida di un'auto altrui da oltre trenta giorni consecutivi. La nuova disposizione, tuttavia, è ormai ugualmente al via. E i cittadini, intanto, saranno creduti sulla parola. Nemmeno Pulcinella sarebbe stato capace di un capolavoro simile.
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Niki su e giù dal cavallo

"Il "leader" di "Sinistra Ecologia Libertà", Niki Vendola - fino a tutto maggio 2013 - aveva tra l'altro giudicato così Matteo Renzi: "E' solo un giovanotto spavaldo con una crisi di nervi... E' un uomo che non ha la cultura del rispetto delle regole". Un mese dopo, però, l'improvvisa folgorazione: "Renzi è una risorsa per il centrosinistra... perché ha la forza di incarnare la rottura generazionale di cui ha bisogno il Paese". Ma, poi, la folgorazione è durata poco più del tempo di un battito di ali di farfalla e, ora, ecco di nuovo Niki Vendola: "Con Renzi è al potere l'ipocrisia... Matteo ha dissipato un intero patrimonio di credibilità, di speranze, di consensi... Il suo stile di assoluta supponenza nei confronti delle minoranze mostra un problema culturale più che politico... Deve smetterla con la caricatura delle minoranze"".
Niki Vendola ieri, dunque, Niki Vendola oggi. E Niki Vendola domani? Il personaggio è così umorale che appare difficile fare una qualsiasi previsione. Cadrà di nuovo da cavallo sulla via della Leopolda? O, questa volta, manterrà salde le redini fino a raggiungere la sua "Damasco di sinistra" da contrapporre all'impero renziano? Ma mantenersi in sella o no, forse, dipenderà anche dalla forza del vento che tirerà nei tempi che verranno.
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Il ritorno all'arena dei gladiatori

"Il Ministro dei Beni  e delle Attivià culturali, Dario Franceschini - raccogliendo una proposta del  noto archeologo Daniele Manacorda - vorrebbe ricostruire, al Colosseo, la grande arena dei gladiatori".
Turisticamente valido. Ma, eventualmente, anche politicamente utile. Renzi contro Landini, Fitto contro Verdini, Alfano contro Berlusconi, Vendola contro Poletti, perfino Santanché contro Serracchiani, Grillo contro tutti. E così via. Per uno spettacolo senza mai interruzioni e senza mai fine. Addirittura dal vivo. E magari anche gratis.
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sabato 1 novembre 2014

Paolo Gentiloni e i due marò

"Ho telefonato ai due nostri marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - ha fatto sapere il neoministro agli Esteri, Paolo Gentiloni - per rinnovare loro la continuità dell'impegno del Governo"
Più che apprezzabile la telefonata. Sarebbe stato più rassicurante, tuttavia, se il neoministro Gentiloni, più che la solita stanca continuità, avesse garantito, ai due marò, un impegno finalmente vigoroso del Governo. Anche perché l'India non può continuare a mancare di giustizia nei confronti di Massimiliano Latorre e di Salvatore Girone, ma anche di rispetto nei confronti dell'Italia.
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"Fiducite"

I voti di fiducia richiesti dal Governo - ha ricordato il costituzionalista Michele Ainis su "L'Espresso" - sono stati, in media, uno almese con Enrico Letta, con il Prodi due e con il Berlusconi quattro, si sono impennati a tre con Monti, sono schizzati a 3,2 con Renzi".
Un baldanzoso Matteo, dunque, così ansioso da avere invece continuamenete bisogno della fiducia parlamentare? Le stranezze dell'italica politica. E in attesa, a Montecitorio, del voto di fiducia numero 26: quello che verrà chiesto, fra circa un mese, sulla "Legge di stabilità". Sempre che, per caso, non ne spunti prima uno nuovo su qualcosa di nuovamente ansioso.
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Adeguamenti postali

"Dal primo dicembre prossimo - ha avvertito "Poste italiane" - scatterà un necessaio adeguamento".
Del numero dei postini i quali, invece di suonare due volte al giorno, suonano ormai, se va bene, due volte alla settimana? Macché. Il necessario adeguamento tariffario nella spedizione delle lettere e dei pacchi. Come dire: ti servo peggio, ma ti faccio pagare di più. E, se non ti va bene, le lettere e i pacchi recapitateli da solo. Dal manuale del perfetto servizio pubblico.
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