"Nell'aula di Giulio Cesare in Campidoglio -sede del Consiglio comunale di Roma - sono stati collocati alcuni contenitori per raccogliere l'acqua piovana che viene giù dal tetto".
Un'altra deprimente testimonianza dell'abbandono e del degrado in cuisi sta lasciando la città e, persino, le sue sedi rappresentative. C'è, tuttavia, ancora di più grave e di più intollerabile. L'aula consiliare era stata ristrutturata appena quattro anni fa, con una spesa di circa due milioni e mezzo di euro, per eliminare proprio macchie di umidità e infiltrazioni comparse sui muri e sul soffitto e per far trovare l'ambiente pronto in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica in Campidoglio. Colpa - si cerca ora di giustificare - delle "bombe d'acqua" di questi ultimi tempi. E certo. Sempre colpa d'altro. Mai di chi non lavora bene e di chi, poi, bene non controlla. Ma i soldi li intasca lo stesso. Soldi pubblici, naturalmente.
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