I voti di fiducia richiesti dal Governo - ha ricordato il costituzionalista Michele Ainis su "L'Espresso" - sono stati, in media, uno almese con Enrico Letta, con il Prodi due e con il Berlusconi quattro, si sono impennati a tre con Monti, sono schizzati a 3,2 con Renzi".
Un baldanzoso Matteo, dunque, così ansioso da avere invece continuamenete bisogno della fiducia parlamentare? Le stranezze dell'italica politica. E in attesa, a Montecitorio, del voto di fiducia numero 26: quello che verrà chiesto, fra circa un mese, sulla "Legge di stabilità". Sempre che, per caso, non ne spunti prima uno nuovo su qualcosa di nuovamente ansioso.
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