"La Commissione europea - è ormai ufficiale - ha deciso di promuovere, nonostante il ritardo previso per il pareggio del bilancio e l'alto debito pubblico, il "Piano di stabilità" presentato dal Governo e non avvierà, per il momento, alcuna procedura di infrazione".
Questa decisione, che è venuta a dare evidente sollievo al Governo, è stata anche motivata con il giusto riconoscimento che, in Italia, nel 2014 vi sono state "circostanze particolari". Con riferimento, molto probabilmente, anche ai dissesti ecologici che hanno colpito soprattutto alcune regioni. Le due facce, allora, della medaglia? Di qua gli argini andati in pezzi e le frane in ogni luogo, di là la possibilità di contenere gli smottamenti e di rafforzare i margini dell'azione di Governo. Fino però - ha tenuto a precisare la Commissione europea - alla primavera prossima. Augurandosi tutti che, insieme al rifiorire delle margheritine nei prati, abbia cominciato a rifiorire anche l'Italia.
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