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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 20 novembre 2014

Diritto storto

"La prima sezione della Corte di cassazione - accogliendo la richiesta del procuratore generale Francesco Iacoviello - ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d'appello di Torino che, il 13 giugno 2013, aveva condannato a 18 anni di reclusione, per disastro doloso ambientale, il "re dell'eternit", il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny. E ha cancellato, anche, tutti i risarcimenti da lui dovuti".
Il reato - ha motivato il procuratore generale Iacoviello e la prima sezione della Cassazione ha dunque concordato - si consuma nel momento in cui si commette. E il reato non si stava più commettendo da oltre vent'anni. Solo che, in conseguenza di quel reato, in quegli oltre vent'anni, sono morte centinaia e centinaia di persone e centinaia e centinaia di persone continueranno a morire a Casale Monferrato, a Cavagnolo, a Rubiera e a Bagnoli dove sorgevano gli stabilimenti della "multinazionale assassina". Evidentemente, però, non ha alcun valore. A dimostrazione, ancora una volta, di quanto siano incomprensibili certe norme dell'italico diritto o la loro interpretazione. Ma finirà qui, così, come se nulla fosse accaduto e stia ancora accadendo? I parenti delle vittime hanno fatto sapere che continueranno la loro battaglia per avere giustizia. Il miliardario svizzero "re dell'eternit" Stephan Schmidheiny ha invece fatto sapere di sperare che lo Stato lo protegga da altri procedimenti. Nemmeno la dignità e l'opportunità, dunque, di rimanere in silenzio.
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1 commento:

Unknown ha detto...

Buonasera Mario
Chi scrive era il tuo compagno di stanza questo pomeriggio durante la terapia al Policlinico Tor Vergata. Il mio nome è Alessandro Fantini e quello di mia moglie Raffaela.
Mi sono permesso di usare questo spazio come una email per salutarti sapendo che tu li leggerai prima che vengano pubblicati. Mi sono permesso anche di darti del tu in quanto, date le circostanze non-ufficiali nelle quali ci siamo conosciuti, mi sembra più appropriato.
Bene, Seguiremo il tuo blog e speriamo di incontrarci in luoghi più allegri la prossima volta.
Auguri sinceri per la tua salute.
Alessandro e Ray
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Alessandro:sertam2000@gmail.com
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