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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 25 luglio 2015

Quel "bluff" sulla tassa della prima casa

"Il "premier" Matteo Renzi - nelle sue "comparsate televisive" - continua ad annunciare di essere pronto a tagliare, dal prossimo anno, la tassa sulla prima casa".
Ma data la situazione delle italiche casse - si sono chiesti in molti - dove prenderebbe i miliardi necessari per questa operazione? Li prenderebbe - secondo un piano sul quale starebbe   segretamente lavorando il  Ministero  dell'Economia - con  il  tassare  i  sacrifici  fatti  in  vita  dai morti. Con  il      tassare,   cioé, beni e depositi bancari lasciati in eredità non più da un milione in su, come stabilito nel 2006 dal Governo Prodi, ma da appena 200 mila euro. Tra cinismo,insomma, e carognata. Che potrebbe tuttavia saltare perché il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dubrovskis, ha già fatto sapere che, per ora, la tassa sulla casa non va assolutamente e minimamente toccata. Imbarazzo, dunque, su chi ringraziare di più: Valdis Dubrovskis che vuole continuare a far pagare agli italiani la tassa anche sulla prima casa o Matteo Renzi che vuole abolirla inserendosi, come prepotente estraneo, tra gli eredi legittimi degli italiani appena defunti?
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