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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 9 marzo 2014

Vittorio la capra

"Sono molto perplesso - ha scritto il critico d'arte Vittorio Sgarbi - sulle reazioni negative che ha avuto la raffigurazione, in un fotomontaggio, del David di Michelangelo che imbraccia un fucile della "Illinois Arma Lite"".
Ancora più stupefacenti, comunque, le due ragioni della "sgarbiana" perplessità. La prima ragione è che - come lui sostiene - "la contaminazione delle immagini è una espressione tipica dell'arte contemporanea". E, allora, bella quest'arte contemporanea che, evidentemente incapace di esprimere se stessa, cerca di far passare, come capolavori da ammirare, gli sfregi che non esita ad apportare anche alla più splendida e nobile arte antica. La seconda ragione è che - come lui ancora sostiene -  "una statua armata assume, per una causa nobile, la forza di un simbolo". E, allora, consenso ed applausi a questo David - armato di un modernissimo fucile di precisione modello "AR50A1", binocolo incorporato, cinque colpi in canna, calcio in alluminio puro - bello e statuario, lì, per la nobile causa di pubblicizzare i prodotti di una cinica, irriverente e cafona "Illinois Arma Lite" . Vittorio Sgarbi, per carità, sarà pure un critico d'arte molto noto (anche se più noto per le sue sceneggiate televisive), ma questa volta è indubbio che la "capra" sia stata proprio lui.
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