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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 28 marzo 2014

Duecento euro no, no, no, no

"Ove qualcuno, per un giusto motivo, dovesse darvela - è il consiglio ai cittadini onesti - rifiutate carta moneta da 200 e da 500 euro e chiedetegli carta moneta, al massimo, da 50 euro".
Perché? Per non rischiare di non sapere che cosa farci. Sta accadendo sempre più spesso, infatti, che i negozianti la rifiutino con il pretesto di non avere il resto e che le banche non accettino di cambiarla se non si è persona a loro nota e, comunque, da censire a norma di legge. Dice: ma i 200 e i 500 euro non sono anche loro moneta corrente che nessuno ha il diritto di rifiutare? Certo che lo sono. Ma è una recente legge, bellezza, che ha determinato questa situazione assurda, anche se con il nobile scopo di arginare e colpire il riciclaggio di denaro sporco. Solo che i riciclatori di denaro sporco hanno subito inventato nuovi sistemi per continuare nei loro traffici illegali e la nobile legge è, lì, soltanto per complicare la vita ai cittadini onesti. Allora, però, perché continuare a stampare carta moneta da 200 e da 500 euro?
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