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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 15 aprile 2014

"Quote rosa" e "quote azzurre"

"Su cinque presidenze finora rinnovate nelle grandi aziende pubbliche - ha giocato un'altra carta il "premier" Matteo Renzi - ben quattro sono state assegnate a donne".
Bel colpo, non c'è che dire. E però, per chi sa di "economia sul campo", più fumo che arrosto. Nelle grandi aziende pubbliche, come anche in quelle private, chi conta veramente e ha veramente potere non è infatti il presidente, ma l'amministratore delegato. E - guarda caso - nelle rinnovate Eni, Enel, Terna, Poste italiane e Finmeccanica gli amministratori delegati sonoi rimasti tutti uomini. Cinque donne presidenti, per carità, è già una svolta. E meglio di niente com'era avvenuto fino ad oggi. Ma troppo trionfalismo non appare giustificato perché le donne presidenti saranno pure quattro su cinque e però, in concreto, il loro ruolo sarà puramente di rappresentanza. Il potere reale, ancora una volta, rimarrà in mano ai cinque amministratori delegati uomini. In mano alle "quote azzurre".
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