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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 14 aprile 2014

80 euro al mese anche ai finti poveri?

"Com'è possibile? - si è chiesto Aldo Grasso sul "Sette" del "Corriere della sera" - Come fa a vivere quel 50% di contribuenti italiani che denuncia un reddito complessivo inferiore a 15.654 euro?... Se il reddito della metà dei contribuenti fosse davvero quello dichiarato, in giro ci sarebbe, giusto giusto, la metà delle macchine attualmente in circolazione. Per non parlare delle seconde case, delle barche, delle auto di grossa cilindrata".
Come dargli, in effetti, torto? E, dunque, come non ritenere che, tra gli italici contribuenti, non ci sia un buon numero di evasori anche parziali? I quali, però, non solo non vengono individuati e giustamente costretti a pagare il dovuto al Fisco, ma si stanno strofinando allegramente  la "mani ladre"  in attesa di ricevere gli 80 euro mensili che il "premier" Matteo Renzi si è impegnato a far avere a quanti guadagnino meno di 25 mila euro annui. Perché, infatti, non è che, prima di elargire questi 80 euro mensili, si sia doverosamente portato a termine un accertamento per conoscere quanti, tra quelli che guadagnano  meno di 25 mila euro annui, siano coloro che effettivamente li guadagnano e  coloro che fraudolentemente denunciano di guadagnarli. Il "premier" Matteo Renzi, tutto preso a correre, non deve avere trovato un attimo per rifletterci su. E, però, sarebbe ancora in tempo. Perché - come continua ad essere confermato ogni giorno - non si riesce ancora a capire come poter finanziare questi famosi 80 euro mensili. E, d'altra parte, un serio accertamento sarebbe, per lui, anche conveniente: depennati tutti i bugiardi percettori di meno di 25 mila euro annui, per i veri percettori rimasti servirebbe trovare una somma alquanto inferiore. Non solo: sarebbe un'occasione, anche, per stanare questi evasori parziali e far pagarer loro, finalmente, il dovuto. Di corsa. Questo, sì, di corsa.
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