"Valter Lavitola - continuano a definire, alcuni in malafede, altri per ignoranza, tv, quotidiani e periodici - direttore dell' "Avanti!"".
In difesa della verità, allora, qualcuno farebbe bene a ricordare che il vero "Avanti!" è stato quello fondato nel 1896 dal Partito socialista italiano e che ha visto succedersi alla sua direzione, tra tanti altri galantuomini, Leonida Bissolati, Claudio Treves e Sandro Pertini. Nulla a che fare, quindi, con il giornale che lo spregiudicato faccendiere Valter Lavitola ha mandato in edicola con uno stratagemma ingannatore - aggiungendo, cioè, una "L" e ottenendo così la testata "L'Avanti!" - soltanto nel 2003, nominando fra i suoi direttori anche uno come Sergio De Gregorio, intascando milioni di finanziamenti in favore dell'editoria (che, secondo i magistrati, risulterebbero essere stati illecitamente riscossi) e chiudendo le pubblicazioni poco dopo essere riparato all'estero per l'esplodere di certi inquietanti fatti sui quali i giudici avevano cominciato ad indagare a fondo. Va bene - anzi male - essere dunque giornalisti o politici faziosi oppure ignoranti, ma abbinare Valter Lavitola al vero "Avanti!" nato nel 1896 appare chiaramente eccessivo e inaccettabile. Sicuramente una bestemmia storica.
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