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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 5 aprile 2012

Un Giano bifronte di nome Francesco

"Quando ero segretario della "Margherita" - continua a ripetere Francesco Rutelli in merito a certe operazioni portate a termine dall'ex tesoriere del partito, Luigi Lusi, e attualmente sotto la lente della Magistratura - io non sapevo nulla perché lui agiva in assoluta autonomia".
Francesco Rutelli, quindi, va ora sostenendo indignato che lui - da segretario della "Margherita" - non poteva sapere. Quando si trattò di fare luce su certe operazioni condotte autonomamente nel Psi dal suo tesoriere e da certi amministratori locali, però, Francesco Rutelli fu tra i primi e tra i più accaniti , nel 1992, a sostenere indignato che il segretario del partito Craxi non poteva non sapere. Francesco Rutelli, dunque, come certi magistrati: per qualcuno no, per qualcuno sì. Perfino Giano bifronte si vergognerebbe e diventerebbe rosso davanti a Francesco Rutelli.
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