"L'aumento dell'Iva dal primo ottobre - ha ripetuto, sia al Presidente della Repubblica sia al Presidente del Consiglio, il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - è, data la situazione dei conti pubblici ulteriormente aggravatasi, ormai irrinunciabile. E' così e non accetterò più alcun compromesso. Pronto a dimettermi".
Come andrà, allora, a finire? Male, in ogni caso, molto male. Perché, se i partiti della maggioranza dovessero insistere per il no all'aumento, l'aumento non ci sarebbe, ma ci sarebbero le dimissioni del Ministro Saccomanni e si aprirebbe una crisi di Governo dalle prospettive più nere. Se invece dovesse in qualche modo passare il sì all'aumento, l'aumento ci sarebbe, ma ci sarebbe l'uscita del Pdl dal Governo e si aprirebbe ugualmente una crisi dalle prospettive più nere. A meno di un provvidenziale tocco di bacchetta di qualche però improbabile Mago Merlino. O di un intervento pietoso del buon Padre Pio.
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