"Ha fatto assumere cento raccomandati in Comune, in aziende partecipate e in enti vari - va ricordando in giro un suo "amico" - sulla sua Amministrazione gravano 25 milioni per assunzioni clientelari, la Corte dei conti gli sta contestando due milioni per assunzioni "brevi manu" quando era alla Provincia".
Si tratta di un riprovevole protagonista della vecchia guardia politica? Macché. Si tratta di quel Matteo Renzi il quale, di comizio in comizio, va ora garantendo: "Con me avanti i più bravi". Un convertito? O - come lo ha recentemente definito il suo collega di partito Pippo Civati - un "paraguru"? Non resta, per saperlo, che attendere. Nemmeno, magari, per troppo tempo.
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