"L' Unione europea - ha pubblicato il britannico "Daily Telegraph" dopo avere spulciato nelle pieghe del bilancio comunitario 2014 - ha deciso di aumentare del 4,4% gli stipendi dei parlamentari e dei dipendenti e del 9% il finanziamento ai partiti. Costo in più, per le casse dell'Unione, quei 56 milioni di euro ed oltre che porterebbero i costi complessivi, nel 2014, a quasi due miliardi di euro".
Un bell'esempio - non c'è che dire - ma anche un sonoro schiaffo a tutti quei Paesi dell'Unione ai quali l'Unione continua a chiedere, con forza, il massimo rigore nelle spese della politica. Giustamente, certo, ma comportamenti virtuosi non possono essere richiesti a senso unico. E non possono essere elusi proprio dall'alto. E' come se un professore, insomma, vietasse giustamente ai suoi studenti di fumare in classe e, poi, si accendesse una sigaretta lui. Con strafottenza.
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