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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 10 agosto 2013

Quell'Antonio Esposito allora pretore...

"Nel 1981 - basta riandare ai giornali dell'epoca - il presidente della Sezione feriale della Cassazione Antonio Esposito, quando era pretore a Sapri, accusò l'allora sindaco, Ugo Borra, del reato di omissione di atti di ufficio poiché non aveva concesso la licenza edilizia per dieci palazzine illegali".
Come dire, insomma, che aveva perseguito un cittadino perché colpevole di non aver voluto commettere un reato. Ma non è tutto. Alcuni parlamentari dell'allora Pci e Psi, negli anni 80, presentarono delle interrogazioni su "certo modo" di amministrare la giustizia da parte del pretore Antonio Esposito, ma - incredibile a dirsi - dopo quasi trent'anni queste interrogazioni risultano, negli archivi, "in itinere" e, cioè, tuttora non esaminate e prive, quindi, di risposta. A dirla completa su Antonio Esposito, comunque, un episodio che non è una "leggenda metropolitana" o una malignità gratuita, ma pura e significativa verità: i cittadini, quando lui lasciò la Pretura di Sapri, festeggiarono addirittura con una serata di fuochi d'artificio.
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