"Nel 1981 - basta riandare ai giornali dell'epoca - il presidente della Sezione feriale della Cassazione Antonio Esposito, quando era pretore a Sapri, accusò l'allora sindaco, Ugo Borra, del reato di omissione di atti di ufficio poiché non aveva concesso la licenza edilizia per dieci palazzine illegali".
Come dire, insomma, che aveva perseguito un cittadino perché colpevole di non aver voluto commettere un reato. Ma non è tutto. Alcuni parlamentari dell'allora Pci e Psi, negli anni 80, presentarono delle interrogazioni su "certo modo" di amministrare la giustizia da parte del pretore Antonio Esposito, ma - incredibile a dirsi - dopo quasi trent'anni queste interrogazioni risultano, negli archivi, "in itinere" e, cioè, tuttora non esaminate e prive, quindi, di risposta. A dirla completa su Antonio Esposito, comunque, un episodio che non è una "leggenda metropolitana" o una malignità gratuita, ma pura e significativa verità: i cittadini, quando lui lasciò la Pretura di Sapri, festeggiarono addirittura con una serata di fuochi d'artificio.
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