"Quando il cantante Adriano Celentano si è fratturato un dito di un piede - hanno raccontato le cronache dei giornali - si è fatto accompagnare al pronto-soccorso dell'ospedale di San Remo e, invece di fare la fila come tutti gli altri, è stato preso subito in consegna dai sanitari".
L'autore di "Azzurro", dunque, è stato esentato dal giochetto dei colori "bianco", "verde" e "rosso" con cui vengono definiti le urgenze e i conseguenti tempi di attesa per essere soccorsi. "Ciao ti dirò" si è rivolto a chiunque altro, anche più grave di lui, fosse lì, al pronto-soccorso, quando è stato subito prelevato dagli ortopedici perché, se "Chi non lavora non fa l'amore", chi non è uno qualsiasi non fa la fila. Compreso, appunto, "Il re degli ignoranti" non solo noto cantante, ma anche moralista "de noantri" e predicatore alla Savonarola dai pulpiti famosi della tv di Stato e del "Corriere della sera". E putroppo, sì, "Questa è la storia di uno di noi". Vergognosa e squallida. Per Adriano Celentano come per i medici del pronto-soccorso dell'ospedale di San Remo.
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