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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 29 agosto 2013

Csm d'Italia e di Francia

"Il Consiglio superiore della magistratura - la notizia è in una inchiesta di "Panorama" - è costato allo Stato (e, quindi, ai cittadini) più di 35 milioni di euro, nel 2011, con le sue 23 "auto blu", i suoi 374 addetti, i suoi 111 mila euro netti annui ai consiglieri eletti dal Parlamento, i suoi alti stipendi da magistrato ai consiglieri eletti direttamente, i suoi gettoni di presenza varianti dai 2.750 ai 4.000 euro mensili netti, il suo vicepresidente Michele Vietti con più di 140 mila euro netti annui".
Davvero impensabile. Ma il tutto, poi, per lavorare e produrre quanto? Poco nell'uno, pochissimo nell'altro. Qualche promozione qua, qualche nota indignata in difesa di giudici anche indifendibili là, provvedimenti disciplinari sulle dita di una mano. Un fatto significativo, comunque, che parla da solo: l'identico organismo, in Francia, funziona con 11 addetti e 3 autisti.
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