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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 16 agosto 2013

La coltellata di Bossi a Flavio Tosi

"Flavio Tosi si è detto pronto ad eventuali primarie per la "leadership" del centrodestra? - ha sparato, in un comizio padano, Umberto Bossi - Sarebbe un bene solo perché, così, andrebbe fuori dalle scatole della "Lega", ma per il resto mi fa solo ridere. Io, tra lui e Marina Berlusconi, voterei senza dubbio per la figlia di Silvio".
Continua dunque, all'interno della "Lega nord", la saga celtica dei fratelli coltelli. Senza esclusione di insulti, di minacce, di disegni assurdi. Con un Bossi talmente scatenato da giungere perfino a preferire una figlia di Arcore ad un figlio del Po. Solo che la "figlia di Arcore", da abile imprenditrice, ha calcolato attentamente i pro e i contro di una sua eventuale entrata in politica, si è resa conto di come sarebbe potuta andare a schifìo, ha ringraziato tutti i suoi estimatori e si è buttata con maggior vigore nell'amministrazione di "Mediaset" e di "Mondadori". Flavio Tosi, comunque, non ci pensi neppure. Lasci perdere. Perché, prima di aspirare a eventuali primarie per la "leadership" del centrodestra, dovrebbe sicuramente uccidere Daniela Santanché. Impresa difficile, difficilissima. Anche per un discendente dei guerrieri celtici come lui.
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