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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 7 agosto 2013

Strano Csm

"Il Consiglio superiore della magistratura - è stato fatto conoscere - ha aperto un fascicolo, sul presidente feriale della Suprema corte di cassazione, Antonio Esposito, dopo che questi ha anticipato, al quotidiano "Il Mattino", le motivazioni che sono state portate a sostegno della recente condanna definitiva di Silvio Berlusconi".
Lo ha aperto su richiesta del Presidente, Giorgio Napolitano, del vicepresidente, Michele Vietti, di qualcuno dei sedici membri togati, del presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli? Ebbene no e, quindi, sarebbe da dedurre che, per tutti costoro, il presidente feriale della Suprema corte di cassazione, Antonio Esposito, è come se, invece di avere gravemente raccontato al quotidiano "Il Mattino" - e in napoletano, anche, per farsi forse capire meglio - un atto ancora non pubblico,  ufficiale e in via di stesura, gli avesse raccontato una barzelletta su Pierino o le emozioni di una sua gita in barca a Sorrento. A chiedere l'apertura del fascicolo, invece, sono stati quei tre, degli otto membri cosiddetti laici nel Consoglio superiore della magistratura, eletti in quota Pdl. Ovvio, naturalmente. Ma sarebbe stato meglio, non solo dato il delicato momento politico che si sta attraversando, che ovvio non fosse stato anche il silenzio di tutti gli altri. E qui non si sarebbe trattato e non si tratta di essere berlusconiani o no: qui si sarebbe trattato e si tratterebbe, soltanto, di essere veramente imparziali e al di sopra delle parti. Oltre che garanti di una buona immagine della Magistratura.
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