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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 26 dicembre 2011

Se piangi, se ridi...

"I ministri tecnici del Gabinetto Monti - è filtrato da Palazzo Madama - sono sì in aspettativa rispetto alla loro occupazione professionale e non possono sì percepire un compenso superiore ai 14.445 euro mensili lordi (10.697 di indennità pari a quella di un parlamentare più 3.746 di indennità di ministro), ma i contributi per la loro pensione non verranno calcolati su questi 14.443 euro mensili lordi: verranno calcolati, essendo stata ripescata una equivoca legge del 1980, sullo stipendio che percepivano prima di chiedere l'aspettativa. E, cioè, su una cifra in media più alta dei 14.443 euro mensili lordi".

Edificante, se si considera quanto ha finito per modificare e per tagliare e quanto avrebbe voluto modificare e tagliare di più, il Gabinetto Monti, sulle pensioni dei lavoratori. E chissà se il Ministro del lavoro, Elsa Fornero, su questa "furbata" della equivoca ripescata legge 146 del 1980, abbia pianto di rinnovato dolore oppure abbia riso di sopraggiunta felicità.

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