"La Corte costituzionaole - non è molto - ha sentenziato l'incompatibilità, per un parlamentare, di sedere contemporaneamente sulla poltrona di sindaco in città con oltre 20 mila abitanti e sullo scranno di Camera e Senato".
Tutto ok? Niente ok. Proprio in queste ultime ore, infatti, la competente Giunta del Senato ha fatto a pezzi la sentenza della Suprema corte e ha intanto deciso che i sindaci di Molfetta e di Afragola possono tranquillamente continuare a sedere anche sugli scranni di Palazzo Madama. Lo ha deciso, per l'esattezza, con i voti del Pdl e della Lega. Dei due movimenti, cioè, che da qualche tempo non si guardano più in faccia e stanno marciando ognuno per conto proprio. Salvate però le due doppie poltrone - niente paura - Pdl e Lega hanno subito ripreso a non guardarsi più in faccia e a marciare ognuno per conto proprio. Ma, sicuramente, finché non dovesse esserci da salvare qualche altro privilegio di interesse in qualche modo comune. Anche in sfregio alla Corte costituzionale. In quella che è sempre meno l'Italia del diritto e del rispetto delle competenze.
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