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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 12 dicembre 2011

La casta dei "sanpietrini"

"Ci sono 3400 lavoratori - è riemerso nella caccia ormai aperta ai privilegi sommersi - i quali non solo non pagano alcuna tassa Irpef sulle loro retribuzioni e sui loro rapporti di fine lavoro, ma non versano neppure un euro di contributo per le pensioni che andranno a godere".

Chi sono questi 3400 lavoratori? Sono i 3400 beati dipendenti i quali intascano invariabilmente una busta dove il lordo è sempre miracolosamente identico al netto , quasi tutti italiani e con residenza a Roma e provincia, svolgendo, all'interno del Vaticano e della basilica di San Pietro, lavori non strettamente legati all'attività di culto, ma ad attività negli uffici di Propaganda Fide, nell' Amministrazione del patrimonio della Santa Sede, in tutti gli altri uffici amministrativi, nei vari uffici di segreteria, nella farmacia, nel mercato, nelle strutture ospedaliere, mediche ed infermieristiche. La casta, insomma, dei "sanpietrini". Per grazia di Dio e dello Stato italiano.

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1 commento:

sim-1 ha detto...

Dal Vangelo secondo Luca:

Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore. Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. È lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?». Conoscendo la loro malizia, disse: «Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.


Il problema è che sulle banconote degli euro non ci sono più volti di persone... sarà un caso!?!?!?!?!