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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 5 dicembre 2011

Chi piange e chi no

"Il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero - come si è visto anche in televisione - si è commossa fino a piangere durante la conferenza-stampa convocata, dal "premier" Mario Monti, per illustrare i duri sacrifici ai quali saranno chiamati gli italiani".

E' la prima volta, nella storia della Repubblica, che a piangere sui sacrifici, oltre agli italiani, sia anche un ministro. Chi invece continua a non piangere, chi non ha motivo di piangere anche questa volta, è la casta dei partiti. Ai quali - taglia qua, raschia là - non verrà tagliato e raschiato, neppure dal severo Governo tecnico, un solo euro dei milioni e milioni autolegiferatisi in Parlamento per ogni legislatura e, addirittura, anche se non arrivata a compimento. Ma, d'altra parte, il "premier" Mario Monti è da capire. Ove l'avesse sfiorato la tentazione di mettere le mani - oltre che nelle tasche degli italiani - anche nelle casse dei partiti, chi gli avrebbe votato, in Parlamento, questo particolare sacrificio? Sicuramente nessuno. E a piangere, allora, non sarebbe stato solo il tenero Ministro Fornero, ma l'intero e duro Gabinetto tecnico. Con tanti saluti all'Italia e all'Europa.

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