"Per le lauree magistrali e i corsi di dottorato - ha deciso il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone - sarà obbligatoria, dal prossimo anno, la lingua inglese".
Accanto, almeno, alla traduzione in italiano? No: solo la lingua inglese. Ma perché? Quale "contributo - la motivazione - alla crescita del Paese". Ma davvero - come si sono contrariati i maggiori italianisti - la crescita di un Paese dovrebbe avere come presupposto la decrscita, addirittura la morte progressiva, della lingua madre? E pensare che, neppure troppi giorni fa, la famosa e prestigiosa "Società umanitaria" ha organizzato un convegno, su "Lingua, cultura e identità", proprio per cercare di fermare questa deriva angloide considerata, fra l'altro, anche abbastanza provinciale.
.
Nessun commento:
Posta un commento