"Claudio Corradetti, uno dei tre banditi che hanno dato l'assalto ad un furgone portavalori e sparato contro le guardie giurate in via Carlo Alberto a Roma - ha subito accertato la Polizia - stava già scontando venti anni di carcere per una serie di precedenti rapine".
Ma, se stava già scontando venti anni di carcere, come mai si trovava invece libero a Roma, pistola in mano, insieme con altri due rapinatori? Perché il giudice di sorveglianza del Tribunale dell'Aquila aveva valutato che, al brav'uomo, potesse essere accordato un giusto permesso premio. Domanda: ma ci sarà, ora, qualcuno che valuterà l' opportunità di mandare il giudice di sorveglianza del Tribunale dell'Aquila in permesso, tutt'altro che premio, ma per tornare a ripassare qualche volume di diritto, di criminologia e di psicologia?
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