"La presunta corruzione dell'ex senatore dipietrista Sergio De Gregorio da parte dell'onorevole Silvio Berlusconi - ha ritenuto il giudice per le indagini preliminari Marina Cimma a Napoli - è sostenuta da prove così generiche da non consentire un processo immediato come richiesto dai pubblici ministeri coordinati da Henry John Woodcock". "Stefano Masotti, soprannominato il "Madoff di Roma", rinviato a processo per truffa avendo fatto sparire milioni e milioni carpiti fraudolentemente a centinaia di risparmiatori - la notizia è di ieri - l'ha fatta franca, nel primo giudizio, perché il Tribunale non ha avuto il tempo di occuparsi di lui e il suo reato, dunque, è caduto in prescrizione". "E la signora Vanda Santori, la quale è vissuta per ben sei anni - soffrendo atrocemente - con il residuo di uno sfintere artificiale dimenticato dai chirurghi dopo l'intervento e la quale è poi morta per un'emorragia cerebrale? Pace all'anima sua e buon proseguimento di lavoro, in assoluta libertà, ai chirurghi della "dimenticanza". Il rinvio a giudizio di questi chirurghi - secondo il pubblico ministero Attilio Pisani - non potrà infatti che concludersi con una archiviazione per il reato di omicidio colposo, in quanto la morte della signora Vanda Santori non sarebbe avvenuta in conseguenza della "dimenticanza del residuo" nella sua pancia, e con un non luogo a procedere per il reato di lesioni colpose in quanto la povera signora Vanda Sartori, per quel reato, non aveva sporto querela".
Il neopresidente del Senato, Piero Grasso, ha dichiarato, nel suo discorso di insediamento, di volersi occupare concretamente della Giustizia italiana. Bene. Ecco, intanto, tre degli ultimi episodi di "strana giustizia" sui quali, almeno, meditare.
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