Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 24 marzo 2013

Gli algoritmi dell'Atac

"Il Pdl ha chiesto di pagare di tasca propria - in occasione della manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma - l'utilizzo, per quattro ore, della metropolitana, del tram della linea "2" e di ottanta "bus navetta": totale 81.009 euro".
Chi ci ha guadagnato, chi ci ha rimesso? L'Atac (l'azienda romana dei trasporti urbani) ha fatto conoscere che, avendo realizzato i suoi calcoli su una stima fondata - nientemeno - sugli algoritmi, non ha operato in perdita. Ha giudicato il fatto, anzi, un "precedente commendevole" e un "esempio da seguire". Berlusconi o non Berlusconi, insomma, magari facessero tutti così quando ci sono manifestazioni di massa, ma anche partite di calcio e grandi concerti. Quando, cioè, metropolitana, tram e bus sono costretti a intensificare il servizio e, però, a pagare il biglietto sono sempre in pochi. E - algoritmi alla mano - a rimetterci è sempre l'azienda romana dei trasporti. Ma Berlusconi - potrebbe osservare giustamenete qualcuno - è miliardario e può permettersi simili cose. Certamente. Solo che simili cose, volendo, potrebbe permettersele anche chi allestisce ogni altra manifestazione di massa, una partita di calcio, un grande concerto. Associazioni e organizzazioni che non sono miliardarie, ma milionarie sì. E qualcuna non paga, oltre al biglietto del bus, nemmeno giuste tasse e l'Imu.
.
 
 

Nessun commento: