"In accordo con l'azienda sanitaria - ha fatto sapere la Diocesi di Bolzano e di Bressanone - stiamo cercando un assistente spirituale che possa prendere servizio, all'ospedale di Merano, dalla metà di dicembre".
Il fatto è normale solo in apparenza. Diventa inusuale ed originale ove si consideri che questa offerta di lavoro particolare è apparsa, insieme con i requisiti richiesti, tra gli annunci economici del quotidiano "Dolomiten". Un altro segno, dunque, dei tempi che continuano a cambiare. Una volta era "A.A.A. cercasi" barista esperto, commessa conoscenza lingue, baby sitter diplomata, collaboratrice domestica anche extracomunitaria, perfino tuttofare a luci più o meno rosse. Da oggi - "fiat voluntas Dei - anche "A.A.A. cercasi cappellano con studi teologici completati, patentino di trilinguismo, almeno un mese di praticantato nell'assistenza spirituale ospedaliera". Oremus, allora. Oremus perché esista ancora qualcuno con i requisiti e al quale possa andare bene il trattamento che gli verrebbe assicurato dall'ospedale di Merano e dalla Diocesi di Bolzano e Bressanone.
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