"La "Einaudi editrice" - vanno mormorando nei salotti letterari - non è più quella di una volta".
Chi frequenta i salotti letterari, in genere, sa quello che dice e perché lo dice. In ogni caso, tuttavia, è vero che la "Einaudi editrice" non è più quella di una volta. Una volta, ad esempio, all'interno dei suoi libri non comparivano errori ed orrori come, ad esempio, un'essere umano, un'agitarsi, un'accordo, un'attimo di pausa, un'insetticida, un'adolescente sognatore, un'altro motivo (e, cioè, con tanto di indebito apostrofo) oppure un intelligenza, un età, un antica potenza, un arte (e, cioè, senza il debitissimo apostrofo). Ma che cosa conta? Tanto la "Einaudi editrice" continua ad essere ai primi posti nella vendita dei libri e a vincere alla grande, oltretutto, anche importanti premi letterari.
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