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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 31 dicembre 2009

Buongiorno, Magistratura

"La Magistratura - hanno riferito tutti i giornali - ha deciso di vederci chiaro sul fatto che Enrico De Pedis, il famigerato boss della banda della Magliana, sia stato seppellito nella basilica di Sant'Apollinare".

Buongiorno, Magistratura. Perché Enrico De Pedis è stato seppellito in Sant'Apollinare quasi vent'anni fa. In circostanze del tutto oscure e, poiché riconducibili alla scomparsa della giovane cittadina vaticana Emanuela Orlandi, perlomeno inquietanti. Non solo: in completo disprezzo, oltretutto, sia del Codice civile italiano (che, avendo recepito le norme del Codice napoleonico del 1804, vieta le sepolture nelle chiese) sia del Codice canonico (che, al canone 1247, vieta di "seppellire cadaveri nelle chiese, eccetto che si tratti di seppellire il romano Pontefice oppure, nella propria chiesa, i cardinali e i vescovi diocesani anche emeriti"). Salvo, naturalmente, errori ed omissioni. Come, ad esempio, che Enrico De Pedis avesse ottenuto un "salvacondotto di sepoltura in basilica" in quanto anche emerito delinquente al di sopra dei Codici dello Stato italiano o in quanto romano pontefice della più brutale congregazione malavitosa. Buongiorno, dunque, Magistratura. E che non finisca con il solito preoccupante buonanotte al secchio.
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