"Il "Festival della canzone di Sanremo - hanno continuato a sottolineare i critici - non è più quella "trasmissione regale" dei suoi anni migliori".
Gli organizzatori del Festival - che, oltre a non capire di canzoni, non capiscono neppure l'autentico significato da dare alle parole - non hanno interpretato l' aggettivo "regale" come sinonimo di magnifico, imponente, grandioso. E dunque, equivocando e non passando loro per la testa di consultare l'enciclopedia "Treccani", hanno creduto che, per rendere di nuovo regale il Festival, bastasse invitare almeno un principe. Il prossimo Festival vedrà perciò, tra i suoi interpreti ben pagati, anche Emanuele Filiberto di Savoia. Non fa niente se stonato. E se stonato non solo musicalmente.
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