"La "Fiat" - ha confermato il suo "numero uno" Sergio Marchionne - fermerà la produzione delle sue auto, a Termini Imerese, dal 2012".
Si era capito subito che il "manager dal maglioncino nero" non sarebbe tornato mai indietro. Si era già capito quando, al Ministro Scajola che aveva definito la decisione una follìa per l'occupazione nel Mezzogiorno, lui aveva arrogantemente risposto: "Uno dovrebbe prima capire i dati e poi, se li capisce, arrivare a conclusioni diverse". L'augurio, allora, è che il Ministro Scajola si applichi molto nel capire sul serio i veri dati. E che, una volta capiti, decida di non dare più un euro al "manager dal maglioncino nero". Il quale, quando le cose vanno bene, si spartisce i dividendi con gli azionisti e, quando le cose vanno male, chiede miliardi allo Stato - cioè a tutti i contribuenti - per tirare comunque avanti. Come è sempre stato nella tradizione e nella consuetudine di "Fiat s.p.a." Anche ai tempi del "grande avvocato" di nome Gianni e di cognome Agnelli.
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