Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 30 luglio 2009

Clandestini

"La Chiesa ci rimprovera l'introduzione del reato di clandestinità - ha sorriso il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - ma noi ci siamo rifatti, pari pari, alle leggi vaticane". "Al di là delle battute - gli ha replicato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - resta il fatto che, fino ad oggi, nessuno è stato mai imprigionato, da noi, per il reato di clandestinità".
Che cosa dire? Che tutti e due hanno detto una laico sacrosanta verità. Con un particolare, tuttavia, non da poco. Che macchiarsi del reato di clandestinità nello Stato della Città del Vaticano è praticamente impossibile e le celle, dunque, restano per questo vuote. Basta un esempio anche banale. Devi acquistare una supposta alla farmacia vaticana? Varchi il portone di Sant'Anna, ti ferma subito una guardia svizzera, gli devi mostrare la prescrizione medica della supposta, devi entrare in un ufficio, devi compilare un modulo dove per poco non ti si chiede anche quale misura di slip hai, devi riuscire dall'ufficio con il modulo timbrato e recante anche giorno ed ora, devi mostrare questo modulo ad un'altra guardia svizzera un poco più in là, devi fare in fretta a riuscire dal portone di Sant'Anna e, prima di uscire, devi riconsegnare il modulo con il tutto scritto di te. O no, ineffabile portavoce e scacciaclandestini padre Federico Lombardi?
.

Nessun commento: