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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 30 agosto 2009

Ritorno al "latinorum"

"La Chiesa - trapelano voci sempre più insistenti dai Sacri palazzi - ripristinerà, prima o poi, la Messa in latino".
Ma chi la capirà? Le vecchine che non hanno mai saputo un "acca" di latino e che biascicavano a suo tempo, per illudersi di partecipare al rito, il loro incomprensibile e incompreso latino maccheronico? I giovani che il latino se lo stanno vedendo sfilare volentieri da scuola e figurarsi se , prima o poi, accetteranno di farselo rifilare di nuovo in chiesa? Il commercialista specializzato in burocrazia contabile, l'idraulico specializzato in tubi cinesi, la casalinga specializzata in sughi al pomodoro, la segretaria d'azienda specializzata in tuttofare, l'autista del bus specializzato in traffico urbano e tutti gli altri (la stragrande maggioranza degli italiani) che il latino non sanno neppure che cosa sia? Ma, forse, ha ragione quel qualcuno che, negli ambienti della Curia, si dice abbia ironizzato così: "Meglio il latino dei nostri padri che l'ancora più incomprensibile tedesco del Santo padre". Amen. "Ammen", anzi, per le vecchie pie donne. O "a men" per i moderni giovani anglomani ciucci.
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