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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 13 maggio 2016

Un altro sacrosanto "strappo" di Papa Francesco

"Vi raccomando Febe - così San Paolo, poco meno di duemila anni fa, in una sua "Lettera ai romani - Febe, nostra sorella e diaconessa della Chiesa di Cencre".
I romani cristiani di allora, certamente, raccolsero quella raccomandazione. Poi però, con il trascorrere dei secoli, la Chiesa romana si è dimenticata non solo della diaconessa di Cencre, ma della istituzione delle diaconesse. Le quali, così, uscirono fuori da ogni ruolo ecclesiale. Ora, però, le diaconesse potrebbero tornare. Perché questa è la volontà  espressa da un Papa Francesco che va sempre più caratterizzandosi come il "rivoluzionario di Dio". Una volontà, oltretutto, additittura per  "una possibilità oggi". Anche se non gli sarà facile con una Curia per buona parte ancora conservatrice e chiusa ai nuovi tempi. Ma le diaconesse non sarebbero un grande evento storico soltanto per la Chiesa. Non sarebbero soltanto, cioé, le donne finalmente riammesse in un ruolo importante nel corpo ecclesiale. Sarebbero le donne alle quali vengono ulteriormente riconosciuti i  grandi valori che, in quanto donne, portano dentro di sé. Un riconoscimento,  dunque, che dovrebbe essere felicemente accolto anche dal mondo laico. Quello delle lotte, anche, per la giusta affermazione dei valori e dei sacrosanti diritti femminili. Per omnia saecula saeculorum.
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