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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 28 maggio 2016

Cacciari il disconnesso

"Il professor Massimo Cacciari - ha confermato lui stesso - voterà "sì" al referendum sulle riforme costituzionali".
Quel professor Cacciari il quale, non troppo tempo fa, se n'era uscito con "Siamo arrivati alla Boschi che si intesta la riforma costituzionale. Renzi ha dato a lei, poco più che trentenne, il compito di riformare la Costituzione. Non aggiungo altro: sarò misericordioso"? E quel professor Cacciari il quale, ancora oggi, continua a definire la riforma come "modesta e maldestra", un "brutto topolino partorito dalla montagna", un "testo pieno di trovate balzane"? Proprio lui. Ma allora? Allora - ha creduto di giustificare qualcuno - il "pensiero negativo" del filosofo Cacciari sta lasciando il posto, forse, al "pensiero positivo". Potrebbe anche essere. Ma tutto lascerebbe presumere, più verosimilmente, che quello attuale del filosofo Cacciari sia, piuttosto, un "pensiero logicamente disconnesso". Ma c'è da capirlo. Non tutti i filosofi possono essere razionali come Aristotele e Kant.
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