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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 10 maggio 2016

Dalla "cabina di regìa" alla cella del carcere?

"La Guardia di finanza ha scoperto che - all'interno della famigerata "Banca Etruria" - sarebbe esistita una vera e propria "cabina di regìa", a livello dirigenziale, da cui sarebbe partito l'ordine di vendere i cosiddetti "bond tossici" che hanno rovinato migliaia di risparmiatori".
Ove la scoperta fosse completamente suffragata dalle carte, per gli ex dirigenti di "Banca Etruria" si metterebbe, dunque, molto molto male. Ma le carte sembrano avere parlato già chiaro perché sarebbero pronti due primi avvisi di garanzia. E gli ex dirigenti sono, naturalmente, in fibrillazione: "Uno sarà per me? Per chi sarà l'altro? Saranno, alla fine, per tutti?"  Uno sarà anche per babbo Boschi? "Noi - ha ripetuto, anche recentemente, il "premier" Renzi - abbiamo piena fiducia nei giudici. Si starà a vedere se questa piena fiducia sarà stata ben riposta. Lo starà a vedere interessatamente, prima di tutti, proprio il "premier" Renzi. Così come la sua Maria Elena del babbo dirigente di "Banca Etruria", ma anche dei "partigiani come Casa Pound".
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