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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 25 aprile 2016

Quel "Jobs act" copiato

"Il "Jobs act" l'ho copiato dagli Stati Uniti - ha confessato a sorpresa, durante una intervista alla Cnn, il "premier" Renzi - Il Presidente Obama, comunque, mi aveva detto che avrei potuto farlo".
Il "Jobs act", del quale il "premier" Renzi si è sempre vantato come suo frutto (secondo alcuni dolce, secondo altri amaro) non è fiorito e maturato, dunque, grazie a lui. Ma, spudoratamente, per innesto dalla pianta americana. C'è da chiedersi, però, perché il "premier" Renzi, improvvisamente, abbia fatto quella rivelazione. I maligni hanno già una loro spiegazione: perché in Italia, cominciando a venire i nodi al pettine e a palesarsi gli aspetti fragili del "Jobs act", Renzi fox, Matteo la volpe, ha pensato, in caso di crisi o di fallimento della istituzione, di lavarsene le mani con il sostenere: "Ma, essendo una soluzione americana, ritenevo fosse seria ed efficace. Anche gli americani, invece, sbagliano. Perdonate loro".
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