"Serve - ha scritto "Famiglia cristiana", settimanale dei "Paolini" - un governo di larghe intese per varare una nuova legge elettorale".
Può darsi che, amen, il verbo sia pure giusto. Ma non dovrebbero essere i "Paolini" ad esprimerlo. A meno che non sia stato mandato al rogo il sacro principio dell' "unicuique suum" (a ciascuno il suo e, cioè, a Dio quel ch'è di Dio e a Cesare quel ch'è di Cesare). E sia stato adottato, dunque, un nuovo per niente sacro e del tutto inaccettabile principio: "Omnia mea" (ogni cosa è ormai mia e, cioè, a me sia le cose di Dio che le cose di Cesare). Mostrando allora di stare facendola, infischiandosi perfino di Gesù Cristo, fuori dal vaso.
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