"Sembra sempre più probabile - secondo i commentatori politici - che gli italiani vengano chiamati, magari anche in fretta, a rinnovare il Parlamento".
Questo probabile fatto, al di là di come ognuno possa legittimamente pensarla politicamente, non può che apparire obiettivamente scandaloso. E non per uno, ma addirittura per tre vergognosi motivi. Il primo: l'italica politica continuerebbe a dimostrare la sua incredibile, gravissima, connaturata incapacità di portare normalmente a termine una intera legislatura, di non essere ancora oggi in grado di anteporre gli interessi del Paese ai suoi interessi partitici, di non avere ancora oggi imparato il vero e corretto ruolo sia di maggioranza sia di opposizione. Il secondo: quanto fino ad oggi è stato realizzato o impostato di buono - poco o tanto che possa essere giudicato - andrebbe completamente a ramengo e la situazione economica, soprattutto, subirebbe un contraccolpo drammaticamente negativo. Il terzo: gli italiani sarebbero chiamati ad un ulteriore notevole esborso perché, mentre dovrebbero continuare a pagare intreramente i partiti per l'attuale legislatura, ancorché non dovesse concludersi, dovrebbero cominciare a pagare anche per la nuova successiva legislatura e - anche in questo caso - per cinque anni a prescindere da quella che potrebbe poi essere la sua effettiva durata. Qualcuno, in proposito, potrebbe chiedersi: ma, il 18 e il 19 aprile 1993, oltre il 90% degli italiani non aveva votato contro il finanziamento dei partiti? Certo. Ma i partiti non sono sosggetti che stanno lì - come si dice - a pettinare le bambole. Gli italiani - hanno ragionato - hanno detto no al finanziamento? D'accordo. E allora, in Parlamento, approveremo una legge che non si chiamerà più finanziamento, ma rimborso elettorale. Legge approvata all'unanimità, naturalmente, e tutt' oggi in vigore. Ritoccata anzi, sempre all'unanimità, di tanto in tanto. Nel senso che i rimborsi, inizialmente fissati in 1600 lire ad abitante, sono progressivamente arrivati a ben cinque euro (quasi 10 mila delle ex lire) per ciascun elettore. Con grande soddisfazione dei cassieri dei partiti. I quali, al di là di quanto vanno sostenendo pubblicamente i loro segretari nazionali, hanno segretamente cominciato a stropicciarsi le mani. E - per non saper né leggere né scrivere, ma sapendo fare bene i loro furbi conti - avranno già aggiunto nuove pagine nei loro libri contabili. Alla voce entrate. Provenienza: Pantalone.
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1 commento:
Purtroppo, queste considerazioni che in un Paese civile farebbero scandalo, qui sono accolte con la solita rassegnazione. Quei pochi che leggeranno queste notizie invece di quelle su Inter-Roma penseranno: "Eh sì, lo sappiamo che la politica è così. Ma tanto io la prossima volta mica ci vado a votare, non ho tempo da perdere...". Povera Italia!
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