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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 18 agosto 2011

Moretti come Mussolini?

"La capotreno dell' "Eurostar 9455" - ha denunciato la rivista dei macchinisti "Ancora in marcia!" - è stata multata dall'azienda perché il 16 maggio scorso, quando il convoglio è stato deviato sulla "linea lenta" Firenze-Roma, ha informato i passeggeri che ciò stava avvenendo per un guasto sulla linea. La parola "guasto", infatti, è tra quelle proibite, da non pronunciare mai, secondo il manuale di "Trenitalia". La capotreno, dunque, non avrebbe dovuto pronunciarla, ma avrebbe dovuto parlare di "controllo tecnico".


Si è venuto così a sapere che, sempre secondo questo manuale, è anche vietato informare i passeggeri di un eventuale ostacolo sulla linea (ma bisogna parlare genericamente di un "ingombro") e di un eventuale incendio (ma bisogna limitarsi a dire che è in corso un "intervento dei vigili del fuoco"). Come per accreditare, insomma, che sui convogli di "Trenitalia" dell'amministratore delegato Moretti va sempre tutto bene, tranne - ma solo di tanto in tanto - qualche piccolo insignificante inconveniente. "Tutto va ben - dunque - madama la marchesa". O, peggio, come ai tempi di Benito Mussolini quando in Italia tutto doveve apparire per il meglio, il "Minculpop" aveva dettato le regole per non far apparire le "vicende spiacevoli" e i cronisti inadempienti venivano duramente puniti. Ieri i cronisti, insomma, e oggi i capitreno. Ieri Mussolini e oggi Moretti.
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