"La capotreno dell' "Eurostar 9455" - ha denunciato la rivista dei macchinisti "Ancora in marcia!" - è stata multata dall'azienda perché il 16 maggio scorso, quando il convoglio è stato deviato sulla "linea lenta" Firenze-Roma, ha informato i passeggeri che ciò stava avvenendo per un guasto sulla linea. La parola "guasto", infatti, è tra quelle proibite, da non pronunciare mai, secondo il manuale di "Trenitalia". La capotreno, dunque, non avrebbe dovuto pronunciarla, ma avrebbe dovuto parlare di "controllo tecnico".
Si è venuto così a sapere che, sempre secondo questo manuale, è anche vietato informare i passeggeri di un eventuale ostacolo sulla linea (ma bisogna parlare genericamente di un "ingombro") e di un eventuale incendio (ma bisogna limitarsi a dire che è in corso un "intervento dei vigili del fuoco"). Come per accreditare, insomma, che sui convogli di "Trenitalia" dell'amministratore delegato Moretti va sempre tutto bene, tranne - ma solo di tanto in tanto - qualche piccolo insignificante inconveniente. "Tutto va ben - dunque - madama la marchesa". O, peggio, come ai tempi di Benito Mussolini quando in Italia tutto doveve apparire per il meglio, il "Minculpop" aveva dettato le regole per non far apparire le "vicende spiacevoli" e i cronisti inadempienti venivano duramente puniti. Ieri i cronisti, insomma, e oggi i capitreno. Ieri Mussolini e oggi Moretti.
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