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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 10 luglio 2013

Quei folli al Quirinale

"Alla fine - hanno annotato i cronisti politici - al colloquio con il Capo dello Stato, oltre ai due capigruppo "5 stelle" e al "fuori quota" Beppe Grillo, è stato ammesso anche il "fuorissimo quota" Gianroberto Casaleggio".
Ma avrà parlato anche lui oppure avrà colto soltanto l'occasione per indossare una volta tanto, sotto la sua capigliatura leonina, giacca e cravatta borghesi? Sia come sia, detto come detto da questso o da quello, il Capo dello Stato - come riferito dallo stesso Beppe Grillo - si è sentito dire nell'ordine: 1) la gente vorrebbe ormai prendere il fucile, ma noi la stiamo trattenendo; 2) se però non si cambierà, noi ci stuferemo, lasceremo il Parlamento e succeda quello che succeda; 3) cambiare può significare convincere il Parlamento a funzionare normalmente oppure sciogliere le Camere e andare a nuove elezioni. Probabilmente, al di là di comunicati freddamente burocratici, non sarà mai possibile conoscere che cosa abbia pensato, di questi discorsi, il Capo dello Stato. Potrebbe essere rivelatore del suo stato d'animo, comunque, quanto riferito dal capogruppo "5 stelle" al Senato, Nicola Morra: "Napolitano ha detto che mollerà presto". E per forza, se non può fare neppure a meno di ascoltare certe cose e certe persone.
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