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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 19 luglio 2013

Il Tempio di Segesta a "5 stelle"

E' già la seconda volta - è stata la denuncia indignata - che il Tempio di Segesta, a Calatafimi, viene affittato per un evento privato caratterizzato da grandi luminarie, musiche suonate da un' orchestra sinfonica dal vivo e cena di gala. Protagonisti, grazie alla iniziativa dell'agenzia israeliana "Shavit", gruppi di danarosi americani alcuni dei quali, una volta, giunti nei pressi a bordo di un elicottero".
Indubbiamente un affare, per l'agenzia israeliana "Shavit", perché, per ogni affitto del tempio, ha versato appena cinquemila euro e ne ha incassati, dai danarosi americani, chissà quante centinia di migliaia. Indubbiamente delle serate affascinanti, per i danarosi americani (fra i quali - si dice - anche un componente lo "staff" del Presidente Barak Obama) perché, infatti, dove trovare un altro sito così splendido e suggestivo per una cena di gala al suono di musiche di Bach e di Mozart? Ma indubbiamente, per uno dei monumenti più prestigiosi del mondo, un affronto senza pari. "E perché? - si è risentita la Soprintendenza - eventi del genere sono chiaramente permessi dalla legge". "Di questo fatto - si è detto invece sorpreso il sindaco di Calatafimi, Nicolò Ferrara - ho saputo solo per caso". Tutto a posto, dunque, tutto in ordine. Anche se la Soprintendenza, invece di battersi contro una normativa assurda, questa normativa applica con tutta tranquillità come se nulla fosse. E anche se il sindaco Nicolò Ferrara gira senza occhiali, evidentemente, se non si accorge, neppure, di tutte le feste al tempio.
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