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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 20 luglio 2013

Il "bye-bye" di Robert Sedon Lady

"Lo Stato panamense - è giunta notizia - ha lasciato partire, per gli Usa, l'ex "capocentro" della Cia a Milano, Robert Sedon Lady, il quale era stato condannato a nove anni di reclusione, in Italia, per avere organizzato e messo in atto il rapimento dell'imam Abu Omar".
Lo Stato italiano, il quale aveva pur fatto pervenire allo Stato panamense la richiesta di estradizione internazionale, si è così visto sfilare sotto il naso l' "agente scelto" della Cia Robert Sedon Lady e, dunque, ha incassato un inaudito sonoro ceffone. "Colpa vostra - ha cercato di giustificarsi lo Stato panamense - perché non ci avete fatto pervenire una documentazione sufficiente". Grave mancanza, allora, del Ministero della Giustizia e del Ministero degli Esteri? Un altro "giallo" dopo quello che ha implicato il Ministero dell'Interno nel "caso Shalabayeva"? Chissà. E chissà se, ora, quanti continuano a tramare contro il Governo Letta non prendano al volo anche questo episodio per ritentare lo sgambetto.
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