"Rosy Bonanno - è accaduto a Palermo - è stata uccisa, davanti al figlioletto di due anni, dal proprio convivente Benedetto Conti".
L'ennesimo episodio del genere. Che questa volta, però, sarebbe stato possibile evitare. Perché Rosy Bonanno aveva denunciato per ben sei volte, a polizia e a magistrati, le violenze, le minacce, le intimidazioni che abitualmente le venivano dal suo uomo. Ma nessuno l'aveva ascoltata, nessuno era intervenuto. E così, alla fine, il dramma annunciato. Accanto a Rosy Bonanno, dunque, nessuna istituzione pubblica a preservarle la vita. Accanto a Rosy Bonanno, in un lago di sangue e ormai senza vita, solo il suo figlioletto di due anni. Sua madre uccisa dal suo convivente, ma anche dallo Stato. Lui con il ricordo di quella violenza bestiale che nessuno riuscirà mai, probabilmente, a cancellare dai suoi occhi e dalla sua mente. Qualcuno dovrebbe perlomeno vergognarsi e chiedere perdono.
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