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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 23 luglio 2013

Schockante Pomicino

"Mi chiese: "E' vero che Giorgio Napolitano ha ricevuto soldi da lei?" "No - risposi - non è assolutamente vero". "Guardi - proseguì lui - che c'è un testimone, un suo amico, che lo ha confessato". "Se l'ha detto - replicai - ha detto una sciocchezza perché non è vero". Poi lui mi confidò che si era trattato di un tranello per farmi dire che Giorgio Napolitano aveva preso una tangente da me".
I protagonisti di questi scambi di battute sono stati, a suo tempo, l'allora pubblico ministero di "Mani pulite" Antonio Di Pietro e l'allora deputato dc Cirino Pomicino il quale ha ora raccontato il fatto. Fatto gravissimo, da codice penale, ove il colloquio fra Antonio Di Pietro e Cirino Pomicino fosse avvenuto davvero in questi termini. Proprio per questo, allora, la Magistratura dovrebbe urgentemente occuparsene. E andare, inesorabilmente, fino in fondo. Sia perché viene gettata un'ombra pesante sull'attuale Capo dello Stato. Sia perchè sarebbe giusto appurare se - "tertium non datur" - l'allora pubblico ministero Antonio Di Pietro si comportò in modo tanto spregiudicato, ieri, su un suo così inquietante teorema oppure, oggi, l'ex deputato dc Cirino Pomicino sta dando i numeri. O è più urgente e più importante occuparsi di "escort" e di "veline"?
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