"Nessun passo indietro - ha votato il Senato a grande maggioranza - sull'acquisto dei caccia "F-35".
"Una grande forza riformista - ha giustificato il sì, alla mozione presentata dal Governo, il capogruppo del Pd, Nicola La Torre - non può sottrarsi alla sfida di garantire all'Italia un sistema di difesa adeguato al suo ruolo internazionale". E sarebbe stato anche accettabile, seppure con qualche fatica, se però, il 22 gennaio scorso in piena campagna elettorale, l'allora segretario del Pd, Pierluigi Bersani, non avesse invece solennemente dichiarato: "Nell'aambito delle spese militari bisogna assolutamente rivedere il nostro impegno per gli "F-35". La nostra priorità non sono i caccia: la nostra priorità è il lavoro". Ma allora? Che cosa è successo, allora, fra oggi 16 luglio e ieri 22 gennaio? Mica sarebbe male saperlo.
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