"Alle 16, 24 ora locale (17,24 ora italiana), al St. Mary's Hospital di Londra - sono impazziti i giornali di tutto il mondo - è nato il "royal baby", cioè il figlio dei principi William e Katy, è un maschio di otto libre e sei once (tre chili e 798 grammi peso italiano)".
Auguri e felicitazioni, ma anche un grande sollievo. Perché, ora, finalmente, il mondo non dovrà più preoccuparsi del nascerà oggi nascerà domani e delle doglie sì delle doglie no della illustre neomamma. Putroppo, però, è già iniziato un altro terribile tormentone: quale nome verrà dato al "royal baby"? Sembra che William e Katy non abbiano, in proposito, troppa fretta di decidere. E così, insieme ad una nuova ansia globale, sono ripartite scommesse di milioni per la gioia dei "bookmakers". Nel mondo, intanto, milioni di donne partoriscono figli, ogni giorno, senza alcuna assistenza pur minima e, troppo spesso, non fanno in tempo a dare loro un nome perché muoiono subito. Ma questo, per i giornali di tutto il mondo, non fa notizia.
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