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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 15 gennaio 2010

Sotto l'accusa niente

"L'ex ministro Calogero Mannino - ha sentenziato la Suprema Corte di Cassazione - va definitivamente assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa".
Un sonoro ceffone, dunque, a quei giudici della Procura di Palermo che, il 24 febbraio del 1994, avevano rinviato a giudizio l' ex ministro e, il 13 febbraio del 1995, lo avevano addirittura sbattuto in galera per dieci mesi. Senza una prova certa, evidentemente, parola di Cassazione. Ma, forse, quei giudici avranno a suo tempo ragionato così: uno che di nome si chiama Calogero e di cognome Mannino non può che essere mafioso o amico di mafiosi. Il solito teorema, insomma, spesso ai limiti del ridicolo. Sotto l'accusa niente. Come niente saranno chiamati tuttavia a pagare, per quel procedimento risultato infondato e per i diciassette anni durante i quali l'ex ministro è stato tenuto sulle graticole di tribunali vari, i disinvolti giudici dell'allora Procura di Palermo.
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